Garanzia del Venditore e Garanzia del Produttore: ecco le differenze
Quando acquistiamo un prodotto in negozio o su Internet abbiamo diritto alla garanzia e ci aspettiamo che questo corrisponda alla spesa sostenuto per averlo. Nella pratica purtroppo non sempre e così, dato che potrebbero sorgere diversi problemi che complicano non poco le cose.
Nonostante la legge offra protezione, esistono regole, eccezioni e distinzioni che possono rappresentare un serio ostacolo nell’esercizio dei nostri diritti. Conoscere i regolamenti e l’unico modo per non cadere in piccole e grandi trappole.
Cosa dice la legge
La legge dice che il diritto di garanzia in Italia è regolato dal Codice del Consumo, introdotto con un decreto legislativo nel 2005. La legge prevede la cosiddetta garanzia del venditore (chiamata anche garanzia legale) che ha una durata di 2 anni e ha come oggetto il concetto di conformità. In sostanza il Codice del Consumo stabilisce che il venditore deve fornire al cliente esattamente quello che ha promesso. Nel caso in questo questo non accada, il venditore è tenuto a rimborsare il prezzo pagato, sostituire, riparare o intervenire sul bene di consumo, qualora esso non corrisponda alle condizioni enunciate nella dichiarazione di garanzia o nella relativa pubblicità.
Perché è importante il riferimento di conformità e non quello di oggetto difettoso? Perché il concetto di conformità permette di ottenere una protezione più ampia che comprende anche i casi in cui il prodotto non corrisponde a quanto promesso.
Ad esempio se acquisti uno smartphone che risulta essere compatibile con le schede di memoria SD e successivamente scopri che questo non è vero, hai il diritto a esercitare il diritto di garanzia. E questo non solo se la falsa promessa è indicata nella pubblicità o nella confezione, ma anche se ti era stato semplicemente detto al momento dell’acquisto.
Ricordiamo che il bene conforme deve essere:
- Idoneo all’uso al quale servono beni dello stesso tipo
- Conforme alla descrizione fatta dal venditore
- Presentare le qualità di un bene dello stesso tipo che il consumatore può aspettarsi
- Idoneo all’uso particolare voluto dal consumatore che sia stato portato a conoscenza del venditore al momento della conclusione del contratto e che il venditore abbia accettato.
La garanzia del venditore e la garanzia del produttore
Uno dei tanti equivoci che negli anni scorsi hanno disorientato i consumatori è la convivenza tra garanzia del venditore e garanzia del produttore. La seconda ha caratteristiche completamente diverse da quella legale. Prima di tutto non ha una durata minima fissata dalla legge, poiché è un servizio aggiuntivo offerto spontaneamente dal produttore e può avere una durata inferiore ai due anni (nel settore dell’elettronica i produttori, normalmente, offrono un anno di garanzia).
Il rischio della garanzia del produttore comporta però, il fatto per il venditore di sottrarsi dai suoi obblighi. Fino a qualche tempo fa era pratica comune per il venditore scaricare al produttore il prodotto difettoso o non conforme, dicendo che durante il primo anno bisognava rivolgersi per forza a questo. In realtà la garanzia del produttore si aggiunge e non sostituisce la garanzia legale, sta quindi al consumatore scegliere a chi rivolgersi.
Nel caso di dispositivi molto diffusi e prodotti da grandi aziende, l’assistenza specializzata del produttore è la cosa migliore. In taluni casi tra venditore e produttore c’è un vero e proprio accordo che consente ai consumatori di rivolgersi per le riparazioni in garanzia direttamente ai centri accoglienza da cui proviene l’oggetto acquistato.
Va considerato però che non tutti i produttori hanno centri assistenza con personale e nei casi di consegna dell’oggetto viene spesso chiesto di inviare il prodotto nella confezione originale in un centro specifico, che può trovarsi anche all’estero.
Se si tratta di un paese europeo le spese di spedizione sono a carico del produttore.
Per far valere il tuo diritto di garanzia devi presentare il prodotto non conforme al venditore entro due mesi dalla scoperta del difetto. Molti venditori, nel caso di smartphone, si rifiutano di offrire garanzia dopo che si è superata una determinata soglia di chiamata, ebbene si tratta di un limite che non ha nessuna validità.
Attenzione al fai da te
Se il difetto è provocato da te, non potrai far valere il diritto alla garanzia. Ad esempio se l’oggetto acquistato ti è caduto oppure lo hai utilizzato impropriamente. Considera però che una sentenza della cassazione del 2013 ha chiarito che il consumatore non deve necessariamente dimostrare al venditore che il difetto era presente al momento dell’acquisto. Attenzione, però, ci sono casi in cui il difetto, come lo sblocco del sistema operativo di un dispositivo mobile (Jailbreaking e Rooting), provocato dai consumatori rendono nulla la garanzia. I produttori in questo caso dicono: se usi lo smartphone in maniera diversa da quella prevista e con app che io non autorizzo, non garantisco il suo funzionamento.
Sotto il profilo legale questa clausola si scontra con la regola per cui la garanzia è esclusa solo se il difetto è provocato dal consumatore. In teoria non è detto che lo sblocco del sistema operativo provochi il malfunzionamento o un difetto del prodotto. Diciamo che in questa situazione potresti provare a chiedere la riparazione o sostituzione insistendo oppure rivolgendoti ad un Giudice di Pace, ma non è detto che il giudice possa darti ragione.
Garanzia tra privati
Quando la vendita avviene tra privati, le cose cambiano leggermente poiché siamo di fronte a oggetti usati. La durata della garanzia in questo caso è ridotta a 1 anno e il termine per comunicare l’esistenza di un difetto è di 8 giorni dalla sua scoperta. Il difetto è ritenuto tale, solo se occulto, cioè non era rilevabile al momento dell’acquisto.
La garanzia tra privati non dà diritto alla riparazione o sostituzione, ma solo al rimborso.
Nel caso in cui il difetto sia lieve, il venditore e acquirente possono accordarsi per uno sconto sul prezzo.
La riduzione a 1 anno di garanzia vale anche nel caso in cui l’acquirente sia un’azienda o un titolare di una partita IVA.
La Garanzia europea e la Garanzia italiana
Capita spesso di trovare prodotti con garanzia europea venduti ad un prezzo inferiore rispetto a quelli con garanzia italiana. Entrambe le forme di garanzia hanno una durata di 2 anni, ma le procedure legate alla garanzia europea comportano tempi più lunghi per gli interventi di riparazione. Se con la garanzia italiana è possibile aspettarsi 2 o 3 giorni di attesa, per quelli con garanzia europea sarai costretto a passare per il venditore e i tempi potrebbero allungarsi di 10 giorni in più. I prodotti con garanzia europea potrebbero, inoltre, non avere manuali in lingua italiana.
Per un maggiore approfondimento, dai un’occhiata a: Le differenze tra la Garanzia italiana e Garanzia europea.
Conclusioni
Ricorda che anche se compri un tablet o uno smartphone che ti viene “regalato” assieme ad un abbonamento a un operatore telefonico, la garanzia resta valida, dato che l’operatore ha lo stesso ruolo del venditore.
Se ti capita di acquistare un monitor con pixel difettosi, caso che avviene molto spesso, ti consiglio di affidarti in prima battuta al venditore per la sostituzione anche se la soglia è al di sotto degli standard minimi definiti dalla certificazione ISO. Se la risposta del negoziante non ti convince, puoi sempre contattare il centro assistenza del produttore per avere maggiori informazioni.