Come funziona Clubhouse: il social dei messaggi vocali
Come funziona Clubhouse? Il nuovo social network che sta riscuotendo un enorme successo grazie alla sua particolarità: l’utilizzo della voce per interagire con gli altri utenti.
Il principio su cui si fonda è quello delle Room, stanze virtuali in cui iniziare delle discussioni. Ogni iscritto può aprire una Room diventandone amministratore e moderatore.
Indice
Le Room di Clubhouse
È possibile aprire una Room secondo tre modalità: Open, Social e Closed. La Room Open è aperta a chiunque stia utilizzando l’applicazione; la stanza Social è disponibile solo per le persone interconnesse; la stanza Closed è chiusa ed è destinata solo agli invitati, un po’ come succede con i gruppi Telegram.
I primi due tipi di Stanze sono quelle che meglio favoriscono l’integrazione degli utenti che vogliono discutere di un argomento, mentre la privata è utile per fare una sorta di gruppo chiuso o organizzare eventi esclusivi.
Chi entra in una stanza chat pubblica può soltanto ascoltare il dibattito in corso, per parlare e sbloccare il microfono deve fare richiesta alzando la mano. Il moderatore della stanza potrà concedergli diritto di parola, così come può dare il permesso ad altri di parlare.
Non esiste un limite di durata delle conversazioni che, possono andare avanti anche diverse ore. È possibile lasciare la stanza in qualunque momento e rientrarci successivamente.
I ruoli nelle stanze, quindi, sono: Ascoltare, Speaker e Moderatore. Quest’ultimo controlla anche che tutte le regole vengano rispettate e, in caso contrario, caccia definitivamente gli utenti irrispettosi.
Come entrare in Clubhouse
Club house è nato nell’aprile del 2020, il boom è arrivato solo a inizio di quest’anno, diventando il social più chiacchierato del momento e osservato speciale degli esperti di marketing e comunicazione.
Attualmente, per entrare in Clubhouse bisogna essere in possesso di un iPhone per scaricarlo su App Store e da Play Store per i dispositivi mobili Andrid.
Oggi, the Club house è popolato esclusivamente da personaggi esperti di comunicazione, di politica, di media e giornalismo, di startup e di marketing.
Quando questo social sarà alla portata di tutti, è probabile che diventerà molto più simile agli altri social network, mantenendo la sua differenza sostanziale: la conversazione vocale.
Privacy degli utenti: le conversazioni non possono essere registrate
Ci sono una serie di regole per utilizzare Clubhouse, la prima è avere almeno 18 anni; bisogna registrarsi con il nome e la propria identità reale; non sono consentiti abusi, bullismo e molestie e nemmeno discriminazioni, minacce e condivisioni di informazioni private.
Un maggiore occhio di riguardo alla privacy. Clubhouse non ha nulla di scritto e di visibile, ma solo note audio che non possono essere registrate, né condivise e nemmeno scaricate.
Condizioni che per ora sembrano soddisfare gli utenti particolarmente attenti alla privacy, anche se non è detto che, con la diffusione maggiore del social, questa cosa non possa cambiare o subire delle modifiche importanti. Vedremo nel tempo cosa decideranno i fondatori del social.
Clubhouse è al centro dell’attenzione soprattutto di quei marchi che lavorano sulla brand intimacy, oppure, per intercettare o promuovere discussioni incentrate sul proprio settore, magari con la partecipazione di esperti.
Opinioni su Clubhouse: pro e contro
Clubhouse ha tutte le potenzialità per diventare uno strumento sociale importante, diverso dagli altri social. Grazie al modello incentrato sulle Room e le conversazioni vocali, può essere un ottimo catalizzatore per discussioni relative all’arte, alla politica e alla cultura e offrire opportunità nuove di promozione per i brand e le aziende.
Poter utilizzare la voce rende più reale l’esperienza e avvicina di più gli iscritti, senza dubbio è una novità nel panorama dei social network.
Chi ha avuto la fortuna di poter provare Clubhouse ha elogiato la qualità audio molto buona e l’assenza di rumore di fondo. Le conversazioni sono piacevoli ma, a fare la differenza, è sicuramente la capacità dei partecipanti di autodisciplinarsi, evitando di sovrapporsi durante i confronti.
Di contro, per ora, c’è l’assenza dell’applicazione in versione Android che limita molto la diffusione della piattaforma. Inoltre, da evidenziare l’esperienza d’uso per ora solo in lingua inglese, impostazioni comprese.
Altra difficoltà è data dalle stanze con molti partecipanti in cui non è sempre semplice capire chi sta parlando. I profili sono grigi e quando un utente parla si illumina intorno all’icona speaker, ma questo non sembra bastare per far comprendere chi sta intervenendo nella conversazione.
È evidente che ci sono ancora un po’ di cose da sistemare nel funzionamento di Clubhouse, motivo per il quale, probabilmente, non è stato aperto a tutti.
Gli sviluppatori lavoreranno sull’applicazione e sicuramente queste criticità saranno superate. Secondo alcuni rumors, è possibile che l’apertura del social possa avvenire entro fine 2021 ma, per ora non ci sono conferme ufficiali. Staremo a vedere.