Tasse e Internet: gli adempimenti

Il fisco, tradizionalmente fonte di tanti dubbi, per i lavoratori del Web comporta ulteriori complicazioni.

Per un blogger privato o con partita Iva, che ha piccoli introiti con Adsense con programmi di affiliazione, è consigliata l’emissione di una ricevuta per compensi occasionali fino al limite annuale di 5.000 euro e con un impegno lavorativo generico fino a 30 giorni annuali, senza obbligo di apertura di Partita Iva. L’emissione delle ricevute non deve avere una cadenza periodica allo scopo di evitare la presunzione di esercizio di attività abituale ai fini Iva. In questo caso l’affiliato, se il committente affiliante ha sede in Italia, è soggetto a ritenuta d’acconto. Il reddito da dichiarare è compreso nei Redditi Diversi.

Blogger e le tasse

Per coloro che, invece, hanno la Partita Iva possono fatturare i compensi nel contesto della loro attività. Se il committente è comunitario viene emessa la fattura fuori campo Iva DRP 633/72 art.7ter. E’ obbligatoria la compilazione e l’invio del modello Intrastat Servizi. Il reddito generato dall’affiliazione sarà compreso fra quello dell’attività della Partita Iva.

Riepilogando se l’attività viene esercitata abitualmente, non importa l’effettivo ammontare degli introiti, per essere in regola bisogna aprire la partiva Iva e iscriversi alla Camera di Commercio e alla gestione commercianti Inps. Il tutto può essere fatto per via telematica. E’ quindi sbagliato far rientrare tali somme come redditi di natura occasionale nella Dichiarazione dei Redditi.

Per un Programmatore in proprio che progetta e sviluppa siti Web  è d’obbligo l’apertura della Partita Iva con reddito di lavoro autonomo.

L’inquadramento fiscale non è univoco. Vi sono 2 orientamenti:

  • il primo inquadra tale figura come libero professionista (consulente Web) soggetto ad iscrizione alla gestione separata INPS;
  • il secondo lo iscrive tra gli imprenditori, anche artigiani, con obbligo di iscrizione a Camera di commercio e Inps commercianti.

    Inquadramento fiscale programmatore

Il vantaggio di inquadrarsi come libero professionista consiste nel fatto che la gestione separata prevede versamenti contributivi nel solo caso in cui venga conseguito un reddito; la gestione Inps commercianti/artigiani, invece, prevede un pagamento minimo annuo di contributi (2.850 euro circa), indipendenti dal reddito.

L’apertura della partita Iva come persona fisica consente la scelta del regime fiscale da adottare anche fra quelli agevolati delle Nuove Iniziative e dei Contribuenti Minimi. Le Nuove Iniziative, con ricavi annuali fino a 30.987,41 euro, hanno una tassazione sostitutiva del 10% oltre Irap ma è soggetta agli studi di settore, Considerata la modesta rilevanza delle operazioni passive con Iva, può essere consigliabile l’adozione del regime dei Contribuenti Minimi, con ricavi annuali fino a 30.000 euro, se ne ricorrono i presupposti.  Questo regime con tassazione sostitutiva del 20% e senza Irap non consente il recupero dell’Iva sugli acquisti ma non è soggetto agli Studi di settore. Dopo l’apertura della partita Iva è obbligatoria l’iscrizione all’Inps gestione separata con contributi del 26,72% sul reddito netto annuale.

Un piccolo negozio e-commerce con un sito Web proprio o su Ebay ha gli stessi obblighi dell’apertura di un negozio normale. Occorre rispettare la normativa comunale dove ha sede l’impresa.

L’attività è commerciale e, quindi, il contribuente è soggetto all’iscrizione presso la Cciaa come imprenditore individuale o nella forma societaria.

Negozio Online

All’inizio di un’attività di vendita è consigliabile operare come imprenditore individuale e, solo dopo che la stessa si sarà sviluppata, si può passare alla gestione societaria, più costosa in termini di costituzione e gestione. L’imprenditore individuale viene iscritto all’Inps gestione commercianti con contribuzione minima annuale. Se l’attività di compravendita comporta una rilevante percentuale di Iva su acquisti rispetto alle vendite è da escludere il ricorso al regime dei contribuenti minimi. Va prestata attenzione ad acquisti e vendite in ambito comunitario se soggette a comunicazione Intrastat. E’ sconsigliata l’apertura della sola partita Iva per gestire un effettivo negozio di commercio su Internet.

In conclusione l’apertura della partita Iva e l’iscrizione alla Camera di Commercio Inps avviene effettuando una pratica telematica con ComUnica. Ad essa bisognerà allegare l’autorizzazione alla vendita online richiesta al Comune (si tratta di una comunicazione cartacea di inizio attività di vendita online).

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Fabrizio Cannatelli

Autore e Founder di Informarea, sono un appassionato di informatica e tecnologia da sempre. La voglia di comunicare e di condividere sul Web le mie curiosità e le mie conoscenze, mi ha spinto a lanciarmi nel progetto di questo sito. Nato un po' per gioco e un po' per passione, oggi è diventato una grande realtà.

Fabrizio Cannatelli

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