Le top truffe via Email (Phishing)
I tipi di truffa più diffusi via email, sono quelle che ci vengono spacciate come provenienti dalla nostra banca o da Paypal. Di solito ci dicono che il nostro conto corrente rischia di essere disattivato o che qualcuno sta tentando di rubare la nostra identità.
Cliccando sul link, presente all’interno del messaggio, giungiamo ad una pagina simile a quella della nostra banca in cui veniamo invitati ad inserire i nostri dati di accesso. Naturalmente è un’operazione che non va fatta in quanto si tratta di una truffa bella e buona.
Gli istituti credito non contattano il cliente via email, salvo eccezioni, ma quasi sempre per via telefonica; inoltre, di certo, non ci chiedono di cliccare su un link per azioni urgenti.
Le top truffe via Email (Phishing)
Ma non è l’unico tentativo di truffa a cui siamo esposti giornalmente, ecco un elenco aggiornato dei tanti tipi di truffa che invadono costantemente le nostre email:
1. Email da finte ragazze che ci chiedono di cliccare su link o allegati per vedere foto, ma che in realtà nascondono virus pronti ad intrufolarsi nel nostro PC.
2. Email fasulle da siti del commercio elettronico (Amazon, eBay e altri siti), che chiedono di cliccare su un link per confermare i nostri dati. Si tratta di tentativi di phishing.
3. Offerte di lavoro che chiedono di anticipare una cifra per “entrare nel giro“.
4. Offerte di lavoro da casa che consiste nel ricevere soldi per inoltrarli ad altri conti, con la promessa di un guadagno facile. Finiremo in un giro di riciclaggio di denaro sporco con possibilità di essere indagati dalle forze dell’ordine.
5. Email che si spacciano per un corriere postale, che chiedono di aprire un allegato e compilare un modulo web con i nostri dati per ricevere un pacco o un rimborso. Posso carpire i nostri dati o addirittura criptare i nostri file e chiederci un riscatto per sbloccarli.
6. Richieste di un numero IBAN di conto corrente per ricevere soldi dall’estero (eredità o bisogno di un prestanome per sbloccare un conto corrente con milioni di dollari). E’ chiamata “truffa nigeriana” (sono email scritte con un pessimo italiano) e di solito carpiscono soldi chiedendoci un anticipo per le spese notarili. Potrebbero anche chiedere un appuntamento di persona per rapinarci.
7. Finte richieste di beneficienza e carità. Sono email dove si leggono storie penose di persone in difficoltà e si invita a fare un bonifico o inviare soldi tramite sistemi come MoneyGram. Le email possono provenire anche da organizzazioni riconosciute, ad esempio l’UNICEF, e invitano a cliccare su un link che porta in una pagina allestita per rubare i dati della nostra carta di credito. Non fidatevi anche perché la beneficenza online usa canali diversi e affidabili.