In Italia gli sms più cari d’Europa: ma chi li usa più?
Una recente nota dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha stabilito – basandosi su dati all’ingrosso a gennaio 2012 – che il costo degli short messages service nel nostro Paese è fra i più cari dei paesi europei; in particolare un SMS in Italia costa mediamente 4,57 centesimi contro i 3,15 della media UE.
La richiesta di un’indagine sul tema era stata inviata dall’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) con l’obiettivo di verificare l’effettiva necessità di predisporre una regolamentazione sul mercato degli SMS. I risultati – nonostante rivelano un esborso maggiore per gli utenti – mostrano tuttavia una riduzione nel corso degli anni del costo del servizio e non inducono, per il momento, ad interventi ex ante da parte delle autorità competenti.
Ma chi invia ancora SMS?
Con l’avvento degli smartphone e delle App di messaggistica VoIP e/o derivati (vedi Whatsapp e Viber) i vecchi tradizionali SMS sono passati totalmente o quasi nel dimenticatoio.
Le promozioni dedicate agli SMS che venivano proposte ed attivate da tutti i teenager nei primi anni del 2000 oramai non fanno nemmeno parte del tariffario delle compagnie telefoniche; quest’ultime spesso abbinano ad abbonamenti voce e intenet la possibilità di inviare sms illimitatamente.
Anche l’Agcom nella sua relazione ha rilevato un incremento esponenziale (oltre il 300% tra il 2010 e il 2011) di numero di messaggi internet a discapito della messaggistica a 160 caratteri; la caratteristica “presunta” di gratuità dei servizi offerti da App e social network ha drasticamente ridotto l’amore per gli SMS.
Se volete seguire i post di www.informarea.it potete iscrivervi al suo feed RSS.
Segui Informarea |