Usa-Coast to Coast: un viaggio bello e possibile – (Seconda parte)

E adesso ecco le tappe del nostro viaggio che ha seguito per buona parte il percorso della mitica route 66, la madre di tutte le strade americane:

 

Mappa Coast to Coast USA

Chicago/Springfield/S. Louis/Kansas City/Wichita/Oklahoma City/Amarillo/ Tucumcari /Santa Fe/Albuquerque/Holbrook/Foresta Pietrificata/Flagstaff/Grand Canyon/Monument Valley/Las Vegas/Los Angeles/San Louis Obispo/San Francisco.

Di seguito un brevissimo vademecum delle principali cose che abbiamo visto..ovviamente si tratta di scelte e giudizi personali…ma speriamo che possano essere di aiuto a chi si appresta ad organizzare un coast o coast negli USA.

 

Chicago

 

Chicago:che dire ..città bellissima e molto americana..non enorme si gira agevolemente a piedi: non perdetevi il lungo lago, il Millennium Park (con il famoso fagiolo…), la Sear Tower (da dove potrete fare la famosa foto sospesi nel nulla a metri e metri di altezza…), il grattacielo di Donald Trump, il cartello dell’inizio della route 66 tra Michigan e Adams Avenue…e poi alzate il naso e godetevi lo skyline…bellissimo!

Pernottamento: Confort Inn, buono

Springfield: città natia di Lincoln..e quindi nel cuore di tutti i patriottici americani..pensate che abbiamo trovato dei turisti che venivano dall’Arizona e quando hanno scoperto che noi, dall’Italia, eravamo andati a Springfield si sono quasi messi a piangere :-0..non vorremmo essere ingenerosi ma non c’è molto da vedere..diciamo che è una tappa di transito…andate a mangiare da Cozy Dogg sulla mitica Route 66, è il locale (caratteristico in stile anni 50) dove hanno inventato i wurstel ricoperti di farina di mais e fritti..un po’ indigesti  ma insieme ad un contorno di onion rings fa mooolto americano!

Pernottamento: Motel 6, buono.       

                                                       

S.Louis

 

S.Louis: detta anche Gateaway to the west, è famosa per il suo arco scintillante (che svetta nel cielo e che dovrebbe rappresentare una porta virtuale verso il Far West)…città nel complesso graziosa e moderna, potete entrare anche dentro l’arco e arrivare fino alla sommità  con una ovovia (se soffrite di claustrofobia aspettate giù i vostri amici..c’è un bellissimo parco dove riposarvi all’ombra e aspettare chi è più intrepido di voi)

Kansas City: rappresenta la tipica città americana degli stati centrali …piccola, assolata e con ben poco da vedere. Consigliamo di arrivarci sul tardi la sera, si riempie di ragazzi e potrete gustare un’ottima bistecca di carne di Kobe..

Pernottamento: Motel 6, scarsino, se trovate altro è meglio

Oklahoma City: vale il discorso di cui sopra, vi consigliamo di non arrivarci prima delle 18 perché il centro si anima solo verso quest’ora (almeno d’estate) e oltre alla cena non c’è molto altro da fare. Il centro è carino e attraversato da canali, c’è anche un trenino turistico che gratuitamente vi farà fare il giro della città. Se sarete fortunati potrete assistere ad una partita dei Redhawks nello stadio che si trova in pieno centro nella piazza principale della città…purtroppo noterete un clima molto molto diverso da quello che si respira in italia nei nostri stadi.

Pernottamento: Super 8, pessimo per non dire pericoloso..dovete trovare di meglio per forza!

Tucumcari: è una di quelle famose città fantasma che si trovano sulla route 66, godetetevi il tratto della mother road che porta fino a questa zona, è ricco di stazioni di benzina originali e di musei carini e caratteristici con un sacco di cimeli ispirati all route 66. Fermatevi a fare colazione da Lucille’s e vi sentirete catapultati negli anni ’50 nel famoso bar di Fonzie’s, ovviamente pancake e sciroppo d’acero sono d’ordinanza.

Pernottamento: Super 8, buono.

 

Tucumcari                                                               

Santa Fe, Albuquerque, Holbrook: seguendo sempre il tragitto della route 66 dopo Tucumcari entrerete nel pieno del New Mexico, ve ne accorgerete dai colori delle case, basse e color ocra, dai tappeti fatti a mano esposti fuori da ogni negozio, dai profumi, dai sapori (burritos..che passione) e soprattutto dalla musica che passano alla radio!chitarre, benjos e armoniche..per miglia e miglia non sentirete altro…all’inizio è divertente..poi portatevi qualche cd soprattutto quando la frequenza si sintonizzerà sui sermoni religiosi!

Santafè è molto carina anche se davvero turistica. Perdetevi tra le mille bancarelle di prodotti tipici locali fatti a mano (qui il turchese ed il corallo la fanno da padroni). Non tralasciate le tante mostre di pittura e arte in generale..potreste trovare qualche capolavoro nascosto!

Pernottamento: Holbrook Super 8, buono.

Flagstaff: prima vera città turistica del nostro viaggio, noi l’abbiamo utilizzata come base per la gita al Grand Canyon e alla Monument Valley. Il primo è inutile dirlo vi toglierà il fiato con i suoi strapiombi e i precipizi  da cardiopalma. La monument Valley invece vi colpirà per i colori ed il contrasto impressionante tra il rosso della terra ed il celeste del cielo  se sarete fortunati). Noi abbiamo fatto il percorso con la nostra macchina anche se lo sconsigliano, ci siamo un po’ sporcati ma ne è valsa la pena!

Pernottamento: Super 8, buono.      

                                                       

Las Vegas

 

Las Vegas: che dire..un lunapark a cielo aperto, dove la temperatura scende difficilmente sotto ai 40 gradi. Se ci capiterete durante la settimana riuscirete a dormire in uno degli alberghi dello strip a prezzi davvero convenienti. Venice, Bellagio, MGM, New York New York, Paris…avete solo l’imbarazzo della scelta…e poi via libera allo struscio sulla strada più famosa!Per la cena sfruttate uno dei buffet dei grandi alberghi, con la formula All you can eat vi sazierete senza spendere una fortuna. Se avete pazienza verso sera mettetevi in coda ad uno dei tanti baracchini sullo strip..questi posti si occupano di riempire i locali offrendo ingressi dell’ultima ora con cena nei locali più in.

Pernottamento: MGM Grand Hotel & Casino, bello!!!!     

                                               

Los Angeles

 

Los Angeles: forse non tutti sanno che…la città degli angeli in realtà…non esiste!noi personalmente l’abbiamo realizzato con terrore quando, fornendo l’indirizzo di un albergo per avere informazioni, ci è stato chiesto a quale città corrispondesse la via che stavamo cercando.. inutile dire la faccia della persona quando candidamente abbiamo risposto “Los Angeles” più o meno deve aver suonato come dire: cerco la via Aurelia…in Toscana. Hollywood, Bel Air, Culver City, Santa Monica, Venice sono tante città nella città…procuratevi una cartina ben dettagliata e..auguri!Se ci capitate in macchina armatevi di santissima pazienza, è stata l’unica città dove ci siamo trovati in difficoltà con la guida, corrono tutti e le strade sono intricatissime. Lasciate l’auto appena potete e perdetevi tra Sunset boulevard, Hollywood boulevard, Rodeo Drive..sulle orme di Julia Roberts in Pretty Woman….calpestate tutte le stelle sul pavimento della Hall of Fame, pranzate al Farmers’s Market (un delizioso mercato all’aperto dove mangiare pesce cucinato al momento) e infine dirigetevi (questa volta in macchina) per un aperitivo al tramonto sul lungomare di Santa Monica…molto scenografico. Dopo il tramonto però fate in modo di avviarvi verso l’albergo..Los Angeles al calar del sole si trasforma e mostra il suo..diciamo lato peggiore!

Ah..non dimenticate di farvi un giro sulla collina di Hollywood…vi perderete in un dedalo di viuzze con delle ville mozzafiato..non potete arrivare proprio sotto la famosa scritta bianca ma ci sono degli affacci da cui potete fare delle ottime foto!

Infine che non vi venga in mente di visitare il downtown di LA..è praticamente un ghetto a cielo aperto..se proprio avete la curiosità fatelo in macchina e di giorno!

Pernottamento: Super 8 all’aereoporto, così così, c’è sicuramente di meglio, tuttavia consigliamo di rimanere in zona aereoporto è sicura e ben servita.      

                                                

Monterey, Big Sur, Carmel

 

Santa Barbara, Carmel, Monterey, Big Sur: questa parte di costa ha qualche cosa che la rende magnifica e quasi magica. E’ una meta molto battuta dagli americani (ci sono tutte le ville dei bellocci ricconi di Hollywood..) ma fortunatamente un po’ meno dai turisti, quindi vi gusterete un pezzo di california veramente autentica.

Percorrendo la strada n^1, la prima strada panoramica degli Stati Uniti, vi perderete in un paesaggio mozzafiato con prati e campi da una parte e scogliere a picco sul mare dall’altra. Certo se lo percorrete con una macchina di cilindrata oltre i 3.000 prosciugherete il serbatoio dato che le numerose curve a gomito a picco sul mare imporranno una velocità e marce molto basse..ma ne vale davvero la pena. Non dimenticate che proprio in questo tratto di costa potrete vedere da vicino i leoni marini e le foche che vivono indisturbati in questo tratto di costa.

Pernottamento: S. Louis Obispo, Motel 6,per essere un motel ottimo!

 

S.Francisco                                                       

S.Francisco: o la odi o la ami, io personalmente l’ho amata dal primo momento. Tempo quasi sempre nebbioso, temperature mai sopra i 18 gradi, strade in continuo saliscendi…i giorni a S. Francisco vi rimarranno impressi prima di tutto per il dolore ai polpacci!Da vedere c’è molto e per tutti i gusti: la zona del porto (dove c’è il famoso pier 39 con i leoni marini), il centro rallegrato dallo sferragliare dei suoi famosi Cable Cars – i tram che percorrono la città su una monorotaia interrata, i quartieri etnici come Chinatown, il quartiere Italiano, Castro (il distretto Gay), il famoso ponte Golden Gate…non potrete non perdervi in un misto di sapori e colori multirazziali. Se vi piace l’architettura vittoriana siete nel posto giusto: palazzi con ampie finestre e bow windows vi colpiranno per eleganza e stile accurato (molto poco americani in questo senso).                     

Infine a S. Francisco sarà anche piacevole mangiare: personalmente dopo un’abbuffata di carne e hot dog nelle prime due settimane del viaggio è stato piacevole poter assaggiare la zuppa di granchio e gamberi e altre varietà di pesce oceanico cucinate nei modi più svariati.

Pernottamento: Hotel Queen Anne, buono, in stile vittoriano..pare sia anche abitato da un fantasma al 4 piano…                                                                  

In sintesi: 16 giorni, 11 stati, 4000 miglia, 4 tipi di orario diverso…che viaggio!!! 

Dai un’occhiata anche qui: Usa-Coast to Coast: un viaggio bello possibile (Prima Parte) 

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DoctorsTrucco

Angelo Grasso alias DoctorsTrucco, ha svolto per anni l’attività di cabarettista nel duo DoctorsTrucco esibendosi presso i più svariati locali d’Italia. In questo sito si occuperà della sezione Cabaret regalandoci delle verie e proprie pillole di comicità e di risate a crepapelle (garantito) e, grazie alle sue capacità innate, della sezione Fantacalcio (nel suo palmares Fantagazzetta ci sono già 4 premi).

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