Rocky il film leggenda di Sylvester Stallone
Rocky è un film del 1976 diretto da John G. Avildsen, ma ideato, scritto e sceneggiato dall’attore Sylvester Stallone.
Indice
Rocky il film
Sylvester Stallone, allora attore poco conosciuto, con Rocky Balboa è divenuto uno dei volti più amati di Hollywood. Il film vinse tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior film e miglior regia, ed un Golden Globe.
Realizzato con un budget di soli 1,1 milioni di dollari, il film Rocky ne incassò al botteghino 225, diventando un successo di pubblico e di critica e dando vita a cinque seguiti:II, III, IV, V e Rocky Balboa. Ne seguiranno altri in ricordo di Apollo Creed.
La trama
La trama è quella di un ventottenne di Filadelfia, Rocky Balboa, che vivacchia riscuotendo i crediti di un usuraio italo-americano e vincendo ogni tanto qualche modesto incontro di boxe (la sua passione, e la sola cosa che sappia fare).
Innamorato di Adriana, timida sorella di un ubriacone, una sera scopre, vinta la sua ritrosia, che anche lei gli vuol bene. Intanto, il campione del mondo dei pesi massimi, Apollo Creed, venutogli a mancare uno sfidante degno di lui, ha un’astuta trovata per non perdere i soldi puntati su quell’incontro e guadagnarne molti altri: organizza, mascherandosi col mito dell’America “terra delle opportunità di sfondare” offerte a chiunque, un “match” con un pugile bianco alle prime armi. La sua scelta cade su Rocky, lo “Stallone italiano” (così si è autodefinito, per ragioni pubblicitarie). Balboa, cui andrà una “borsa” di centocinquantamila dollari, accetta la sfida.
Si allena duramente, proponendosi soltanto, però, non di vincere l’incontro, ma di combattere – e sarebbe la prima volta, con Creed – tutte e quindici le riprese, senza cadere al tappeto.
Mantiene la parola ed è salutato come un grande campione, anche da Apollo. Ciò che gli preme davvero, tuttavia, è l’amore di Adriana.
L’ispirazione
L’ispirazione del film arrivò il 24 marzo 1975, Stallone assiste all’incontro di boxe tra il campione del mondo in carica, Muhammad Ali, e un pugile semisconosciuto, Chuck Wepner, organizzato dal manager Don King.
L’incontro, sebbene alla fine vinto dal campione, è rimasto famoso nella storia pugilistica per aver visto Ali più volte in seria difficoltà, addirittura al tappeto durante la nona ripresa.
Wepner riuscì a resistere fino al K.O. subito durante la quindicesima ed ultima ripresa.
Stallone, colpito dalla resistenza di Wepner, ha un’ispirazione e in tre giorni scrive una prima stesura della sceneggiatura di circa 90 pagine che rappresentava, a detta sempre dello stesso Stallone, circa il 10% della sceneggiatura definitiva.
Cose che non sapevi
Stallone rende il protagonista, ovvero Rocky, un personaggio cupo, un antieroe che era a quel tempo quello preferito del momento.
Durante le riprese, alcune scene o parti integrali della sceneggiatura originale sono state alterate, altre sono state persino improvvisate a causa del basso budget di cui disponeva la produzione.
La scena in cui Rocky vede il suo disegno sul poster con i pantaloncini sbagliati è in realtà un errore della produzione che non poteva correggere l’errore per via del budget
Per questo Stallone fu costretto ad improvvisare la scena. La scena del pattinaggio prevedeva circa 300 comparse e Rocky avrebbe dovuto pattinare anziché correre.
Le scene di corsa sono tutte improvvisate, così come il lancio dell’arancia a Rocky durante il film mentre corre nelle vie del mercato italiano.
Stallone aveva scritto un finale alternativo, nel quale Rocky e Adriana si abbracciavano e si incamminavano verso lo spogliatoio. Il finale non venne considerato abbastanza soddisfacente da Stallone che decise di scartarlo.
Tuttavia la scena fu comunque girata e utilizzata come manifesto del film.
La colonna sonora
La colonna sonora fu composta da Bill Conti. La canzone di tema principale, “Gonna Fly Now” fu composta in una sola settimana dal 2 luglio a 8 luglio 1977 e ricevette una nomination all’Oscar per la migliore canzone.
Si classificò al primo posto su un sondaggio nella rivista Billboard Magazines e al 58º su American Film Institute nella classifica dei “100 migliori canzoni“.
In seguito Bill Conti sarà anche il compositore della saga di Rocky, ad eccezione del quarto film.
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