Rimborso dell’Iva sulla tassa dei rifiuti
Lo scorso 9 marzo la Corte di Cassazione ha emesso un’importante sentenza a favore dei consumatori in materia di restituzione dell’Iva applicata alla Tia sui rifiuti. In sostanza la Corte ha ribadito che la Tia è un’ entrata tributaria e di conseguenza non è soggetta a Iva.
“La tariffa rifiuti non è assoggettabile all’ IVA del 10% in quanto costituisce un’ entrata tributaria e non un corrispettivo per il servizio reso”.
Tutti i Contribuenti Italiani potranno inoltrare la domanda mediante il modello UNICO IRT/2012 e l’assistenza per il rimborso dell’IVA pagata sulla Tariffa rifiuti TIA1 e TIA2.
Il nuovo modello UNICO IRT 2012 per chiedere il rimborso dell’IVA pagata sulla Tariffa rifiuti, utilizzabile a partire dalle ore 10 del 12 marzo 2012, è stato aggiornato con le novità introdotte dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 3756 del 9 marzo 2012, che ha cassato l’interpretazione data dalle Finanze bollandola come “frutto di una forzatura logica del tutto inaccettabile”.
Per le famiglie il rimborso è medio è di circa 520 euro, mentre per le imprese ammonta a circa 4.250 euro.
Purtroppo le informazioni in materia sono vaghe e sembra quasi impossibile trovare questo modello sia perché le varie associazioni danno informazioni in cambio di iscrizioni, sia perché l’AMA fa di tutto per evitare che i contribuenti inoltrino le domande di rimborso. In questo clima di incertezza, le certezze sono solo 2: la scadenza del termine del 31.3.2012 per inoltrare la domanda e il diritto a ricevere il rimborso da parte dei contribuenti.
In alternativa all’introvabile modello IRT/2012, si può provare ad inoltrare la domanda di rimborso così formulata, anche se l’esito non è scontato ma vale la pena provare.
Potete scaricare la domanda a questo link: domanda di rimborso IVA su TARSU-TIA.pdf