Oscar Pistorius: il declino di un campione sempre più nei guai
Nuove e inquietanti notizie emergono dal caso Oscar Pistorius. L’atleta paralimpico è stato accusato di omicidio premeditato per aver sparato quattro colpi di pistola contro la fidanzata Reeva Steenkamp che si era chiusa in bagno.
Il rischio per l’atleta sudafricano è l’ergastolo. La difesa continua a ribadire che Pistorius ha ucciso Reeva sparando contro la porta a vetri del bagno pensando fosse un ladro, date le continue minacce di morte che l’atleta avrebbe ultimamente subito.
A quanto pare però l’amore per le armi e gli steroidi anabolizzanti del “Blade Runner” sudafricano non fanno altro che peggiorare la situazione in cui già grava:
- Secondo diverse fonti Pistorius avrebbe chiesto a gennaio sei licenze per armi di grosso calibro.
- Setacciando la villa del campione la polizia ha rinvenuto anabolizzanti vietati dalla legge che secondo l’accusa avrebbero potuto creare un effetto collaterale con un’esplosione di rabbia al momento dell’uccisione di Reeva.
Durante il processo nel tribunale di Pretoria Oscar Pistorius è scoppiato in lacrime affermando davanti ai Giudici che amava Reeva alla follia e non le avrebbe mai e poi mai potuto farle del male: “Reeva al telefono mi aveva proposto una cena tranquilla in casa, poi alle 22 del 13 febbraio eravamo nella nostra camera e Reeva mi aveva detto che per San Valentino mi aveva fatto un regalo e che non dovevo aprirlo. La finestra del bagno non era chiusa con le inferriate, pensando fosse entrato in casa qualcuno e dato che era buio e non avevo le mie protesi ho sparato verso la porta del bagno urlando. Subito dopo ho rotto la porta del bagno con la mazza da cricket e mi sono accorto di aver sparato a Reeva, così ho tentato di rianimarla ma oramai era morta.“
Per il momento il campione sudafricano rimane in carcere, nei prossimi giorni il Giudice deciderà se concedergli la libertà su cauzione.
Oggi verranno celebrati i funerali di Reeva, la modella verrà cremata e la cerimonia si svolgerà in forma privata.
Quello che finora è emerso dalle indagini lascia adito a molti dubbi:
- Innanzitutto la chiamata alla Polizia da parte dei vicini due ore prima dell’omicidio, per le grida provenienti dalla residenza dell’atleta prima che venissero sparati dei colpi, fa intendere che non avrebbe potuto trattarsi di un incidente.
- La mazza da Cricket presenta del sangue che dovrà essere analizzato. Emerge sempre più l’ipotesi che Pistorius l’abbia usata contro Reeva dato che aveva il cranio fracassato.
- Pistorius era un uomo molto geloso e le voci di un possible flirt tra Reeva e Mario Ogle nel reality show “Tropika Island of Treasure“, potrebbero averlo portato ad un gesto di follia.
- La notte dell’omicidio Pistorius avrebbe chiamato il suo amico Justin Divaris confessandogli di aver ucciso Reeva e ripetendo “Ho ucciso la mia Baba che Dio mi porti via, c’è stato un terribile incidente, ho sparato a Reeva“.
- Rimane un mistero anche il luogo del delitto. Alcune fonti sostengono che Reeva sia stata uccisa nel salone d’ingresso mentre altre nel bagno al piano superiore con la porta chiusa a chiave.
Sarà comunque la scientifica nei prossimi giorni a chiarire i tanti dubbi che emergono da questo giallo sempre più fitto.
L’unica certezza è che stiamo assistento alla caduta di un campione che con le sue gesta aveva conquistato pubblico e sponsor.
Altri campioni si sono macchiati di sangue nel passato e sono rimasti nella storia più per i guai e le violenze che per le loro gesta sportive.
Carlos Monzon – pugile argentino e campione del mondo dei pesi medi nel 1970, il 14 febbraio del 1988 litigò con la compagna Alicia Muniz che rimase uccisa per strangolamento. Monzon fu condannato a 11 anni di reclusione e uscì per buona condotta dopo quasi 7 anni. Ma la sua vita di violenza e aggressione alle donne si concluse quando a 52 anni morì coinvolto in un incidente stradale.
O.J. Simpson – giocatore di Footbal dei Buffalo Bills e San Francisco 49ers venne coinvolto nel 1994 in uno spettacolare inseguimento sulle strade di Los Angeles dalla Polizia, perché ritenuto colpevole dell’omicidio dell’ex moglie Nicole Brown e dell’amico di lei Ronald Goldman. Simpson armato, minacciò il suicidio, finche non venne poi arrestato, processato e assolto. Attualmente è nel carcere del Nevada per rapina e sequestro di persona.
Chris Benoit – campione mondiale del Wrestling il 24 giugno del 2007 uccise nella sua casa a Faytteville moglie e figlio dopo averli legati e fatti morire per asfissia. Si suicidò subito dopo impiccandosi nella palestra di casa.