Pelé: il Re del Calcio (O Rei do Futebol)
Edson Arantes do Nascimento detto Pelé nasce a Três Corações, un piccolo paese del Brasile nello stato di Minas Gerais, il 23 ottobre del 1940. Il padre João Ramos do Nascimento era un calciatore professionista conosciuto nel mondo del calcio con il nome di Dondinho ma che purtroppo non riuscì a completare la sua carriera per via di un brutto infortunio. La madre si chiamava Maria Celeste Arantes.
Il soprannome Pelé, peraltro sempre sopportato ma mai amato da lui stesso, gli fu dato da un compagno di scuola per deriderlo a causa di un suo difetto di pronuncia che gli faceva chiamare Pilè il portiere brasiliano Bilè. In realtà è curioso pensare che quel soprannome nato per farlo arrabbiare diventerà il nome che in tutto il mondo lo identificherà come il più forte calciatore di tutti i tempi. Ma Pelè aveva anche altri due soprannomi: O Rei e Perla Nera.
Pelé: il Re del Calcio
L’infanzia non fu del tutto spensierata, dopo la fine della carriera del padre la famiglia non se la passava proprio bene, soldi a casa se ne vedevano pochi, così al bilancio familiare doveva contribuire anche il piccolo Pelè che si dava da fare facendo il lustrascarpe. Ma la sua passione per il calcio era tale che, non potendosi permettere un pallone vero, si ingegnava per crearne uno al punto da usare calzini arrotolati, pompelmi, stracci imbottiti con carta, insomma tutto ciò che poteva avere forma sferica per il piccolo Pelè era un’occasione per palleggiare.
Nel 1945, quando Pelè ha cinque anni, la famiglia Do Nascimento decide di lasciare il paesino per trasferirsi a Barau, e proprio la squadretta dei dilettanti del Barau sarà la prima esperienza di calcio vero per Pelè. Dopo aver giocato in squadre dilettantistiche come Baquinho e Sete Setembro, all’età di quindici anni, un giorno, in una delle tante partitelle sui campi polverosi, viene avvicinato dal talent scout Waldemar de Brito, ex calciatore della nazionale brasiliana, che decide di portarlo al Santos per un provino.
Nelle giovanili del Santos Pelé ci rimase pochissimo, perché dopo un solo anno era già nella prima squadra. Il 7 settembre del 1957 esordì e anche se solo in amichevole segnò il suo primo goal ufficiale in prima squadra. Nel campionato successivo fu titolare e anche capocannoniere. Qualche mese più tardi Pelé esordì anche nella nazionale verdeoro: stava già bruciando le tappe, e il Brasile aveva trovato il suo fenomeno.
Pelè e i Mondiali
Nel 1958 in Svezia Pelè esordisce e vince da protagonista il suo primo mondiale; non solo, stabilisce una serie di record: il più giovane del torneo e il più giovane ad avere mai giocato una partita della fase finale della Coppa del Mondo. Contro la Francia (in semifinale) andò a segno tre volte e divenne il più giovane marcatore nella storia dei Mondiali, il più giovane a realizzare una tripletta e il più giovane finalista mondiale. Il Brasile, per la prima volta, divenne Campione del Mondo.
Nel 1962 in Cile Pelè vince il suo secondo mondiale, ma senza esserne protagonista a causa dell’infortunio nella seconda partita che gli fece saltare tutto il torneo; c’è da dire comunque che nella prima gara aveva segnato un goal e fatto un assist.
Nel 1966 in Inghilterra Pelè e il Brasile conoscono la sconfitta uscendo addirittura al primo turno, ma anche questa edizione contribuì ad aumentare i record della Perla Nera: O Rei divenne il primo calciatore a segnare in tre diverse edizioni dei Mondiali. Un infortunio però lo fermò e penalizzò la sua prestazione e quella della Selecao.
Nel 1970 in Messico Pelé gioca il suo quarto mondiale e lo vince per la terza volta. Diventa così l’unico calciatore ad aver segnato in quattro diverse edizioni di un Mondiale. Nella Finale il Brasile batte 4-1 l’Italia e diventa Campione per la 3° volta.
La fine della carriera
Il 3 ottobre 1974 Pelé gioca la sua ultima partita con il Santos contro il Ponte Preta, disputando gli ultimi 21 minuti.
Dopo il ritiro dal Santos Pelé passò un intero anno lontano dai campi di calcio, ma nel 1975 accettò l’offerta dei New York Cosmos, squadra della North American Soccer League, che gli offrì un contratto di circa 4,5 milioni di dollari per tre anni. L’esordio condito con goal ed assist avvenne in amichevole contro i Dallas Tornado e finì 2-2.
Il 1º ottobre 1977 Pelé si ritirò dal calcio disputando allo Giants Stadium un’amichevole tra Cosmos e Santos, le sue due squadre. La partita venne trasmessa in 38 Paesi di tutto il mondo, e rappresentò un vero evento in quanto il brasiliano giocò il primo tempo con i Cosmos e il secondo con il Santos.
Alcune curiosità su Pelé
- Ha realizzato in carriera 1.281 goal in 1.363 partite;
- Ha realizzato 5 goal in una sola partita in 6 occasioni, ha fatto un poker di reti in 30 occasioni, 92 triplette, un numero elevatissimo di doppiette, e in una partita contro il Botafogo, ben 8 reti;
- Ha realizzato il centesimo goal del Brasile in un Mondiale, proprio contro l’Italia, durante la finale messicana del 1970;
- Nel 1969 segnò la millesima rete contro il Vasco de Gama su calcio di rigore;
- Durante un’ amichevole in Colombia , l’arbitro espulse Pelé, ma per le proteste del pubblico O Rei fu fatto rientrare ed al suo posto venne allontanato l’arbitro;
- Nel 1967 durante la guerra civile in Nigeria fu siglata una tregua di quarantotto ore per vedere l’amichevole del Santos a Lagos;
- Quando la nazionale brasiliana ha schierato in campo contemporaneamente Garrincha e Pelé, non ha mai perso una partita;
- Per dieci anni, finché Pelé giocò nel Santos, il Corinthians non è riuscito a vincere nemmeno una partita contro di lui.
Frasi celebri su Pelé
- Pelé: “Mio padre una volta realizzò cinque goal di testa in una sola partita, un record che non sono mai riuscito a battere“;
- Tarcisio Burgnich che marcò Pelé nella finale del 1970: “Prima della partita mi ripetevo che era di carne ed ossa come chiunque, ma sbagliavo”;
- Il difensore della nazionale svedese Sigge Parling che marcò Pelè nella finale mondiale del 1958: “Dopo il quinto goal avevo voglia di applaudire“;
- Il giorno dopo la finale mondiale il Sunday Times scriveva in prima pagina: “Come si scrive Pelé? D-I-O“;
- Carlos Drummond de Andrade, poeta brasiliano: “Non è difficile segnare 1.000 goal come Pelé, è difficile segnare un goal come Pelé”.
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