Partecipazioni e inviti per le nozze
Rassegnatevi: invitare formalmente le persone è una cosa da cui non si può svicolare, a meno che il vostro matrimonio non sia un tète-a-tète sulla spiaggia o comunque una cerimonia per pochissimi eletti.
Questi apparentemente innocui cartoncini saranno in realtà il vero biglietto da visita del vostro matrimonio: gli invitati si faranno subito un’idea del tono dell’evento già notando se hai scelto un cartoncino più classico oppure uno più originale e magari colorato.
Partecipazioni e inviti per le nozze
In Italia si usa spedire le partecipazioni (per annunciare il matrimonio) anche a persone che non sono invitate al ricevimento, ma che si vuole in qualche modo rendere partecipi. L’invito vero e proprio invece è un cartoncino più piccolo (con specificati ora e luogo del ricevimento) che va infilato nella busta della partecipazione e spedito solo agli “eletti”.
E’ vero però che oggi come oggi, spesso questa distinzione provoca qualche equivoco: di conseguenza le partecipazioni vengono spesso inviate soltanto a chi riceve anche l’invito per il ricevimento, mentre il “resto del mondo” viene avvisato con altri mezzi di comunicazione (di persona, per telefono, via mail…) e potrà decidere se venire ad assistere esclusivamente alla cerimonia o meno.
Quando spedire le partecipazioni
Gli inviti e le partecipazioni dovrebbero arrivare almeno 2 mesi prima del grande giorno, anche prima se avete molti invitati che verrebbero da fuori: in questo modo darete tempo a tutti di organizzarsi e di darvi una conferma (ricordatevi che alcuni fornitori, per potersi organizzare, avranno bisogno di di conoscere l’esatto numero dei presenti almeno una o due settimane prima del matrimonio… senza contare che voi avrete l’arduo compito di decidere come posizionare gli invitati a tavola, una volta avute tutte le conferme!).
Per essere certi che quei preziosi cartoncini arrivino puntualmente a destinazione, dovrete iniziare a pensarci almeno 6 mesi prima, per avere il tempo di: decidere come li volete; vedere una prova di stampa; fare un “giro di bozze” per correggere eventuali errori; infine andare in stampa nel numero di copie decise. Mi raccomando, non riducetevi all’ultimo momento!