Notte degli Oscar 2014: trionfa La Grande Bellezza italiana
Si è svolta ieri sera l’86^ edizione degli Academy Awards, meglio conosciuta come Notte degli Oscar, in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles. Durante la serata, condotta da Ellen DeGeneres, sono stati assegnati come ogni anno i riconoscimenti cinematografici più ambiti.
L’Italia ha trionfato, rispettando le previsioni e sbaragliando la concorrenza, con La grande bellezza di Paolo Sorrentino (paragonato dagli americani al grande Fellini), il quale ci ha riportato sul tetto del mondo del cinema vincendo la statuetta come Miglior Film Straniero, evento che non accadeva dal 1999 con “La vita è bella”: la sua vittoria si può considerare la vittoria di tutti, un punto di partenza per tornare all’eccellenza che ci è sempre stata riconosciuta in passato in campo artistico e culturale.
Va a 12 anni schiavo, diretto da Steve Mc Queen e prodotto da Brad Pitt, il riconoscimento più ambito, l’Oscar come Miglior film: il regista ha dedicato il premio a tutti coloro che hanno sofferto e ancora soffrono per la mancanza della libertà. Inoltre il film si aggiudica altre due statuette: il premio per la Migliore sceneggiatura non originale, e la statuetta alla Migliore attrice non protagonista, Lupita Nyong’o, al suo primo ruolo in un lungometraggio.
L’innovativo Gravity si aggiudica il maggior numero di statuette, ben 7, incluso l’Oscar come Miglior regia ad Alfonso Cuaròn.
Premiato come Miglior attore Matthew McConaughey per la sua intensa interpretazione in Dallas Buyers Club, in cui interpreta un malato di AIDS: per lo stesso film, premiato anche Jared Leto come Miglior attore non protagonista. Inoltre terza statuetta per il Miglior make up.
La super favorita Cate Blanchett prevale tra le signore del cinema, vincendo il premio come Miglior attrice protagonista per il suo ruolo di donna fragile e nevrotica in Blue Jasmine, film diretto da Woody Allen.
A sorpresa resta a mani vuote American Hustle, il vero sconfitto della serata, che era considerato tra i favoriti avendo ben 10 nomination. A bocca asciutta anche The Wolf of Wall Street, nonostante le 5 nomination. Non trionfa neanche Bono con la canzone Ordinary Love scritta per il film su Mandela, alla quale è stato preferito il brano di Frozen, che vince anche come Miglior film d’animazione.
Inoltre anche questa volta delusione per Di Caprio, tra i divi più applauditi della serata, sempre sfortunato però con le sue nomination capitate in annate dalla concorrenza spietata: il bravissimo attore lascia di nuovo gli Oscar a mani vuote nonostante una prova titanica in The Wolf of Wall Street.
Ecco tutti i premi:
Miglior film: 12 anni schiavo di Steve McQueen
Miglior attore protagonista: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club
Miglior attrice protagonista: Cate Blanchett per Blue Jasmine
Miglior attore non protagonista: Jared Leto per Dallas Buyers Club
Miglior attrice non protagonista: Lupita Nyong’o per 12 anni schiavo
Miglior regista: Alfonso Cuaròn per Gravity
Migliore sceneggiatura originale: Spike Jonze per Her
Migliore sceneggiatura non originale: John Ridley per 12 anni schiavo
Miglior film d’animazione: Frozen di Chris Buck e Jennifer Lee
Miglior film straniero: La grande bellezza di Paolo Sorrentino
Miglior montaggio: Alfonso Cuaron e Mark Sanger per Gravity
Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki per Gravity
Miglior trucco: Adruitha Lee e Robin Mathews per Dallas Buyers Club
Miglior scenografia: Catherine Martin e Beverley Dunn per Il grande Gatsby
Migliori costumi: Catherine Martin per Il Grande Gatsby
Miglior colonna sonora originale: Gravity
Miglior canzone originale: Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez per Let it Go da Frozen
Miglior sonoro: Skip Lievsay, Niv Adiri, Christopher Benstead e Chris Munro per Gravity
Miglior montaggio sonoro: Glenn Freemantle per Gravity
Migliori effetti speciali: Tim Webber, Chris Lawrence, David Shirk e Neil Corbould per Gravity
Miglior cortometraggio: Helium di Anders Walter e Kim Magnusson
Miglior cortometraggio d’animazione: Mr. Hublot di Laurent Witz e Alexandre Espigares
Miglior cortometraggio documentario: The Lady in Number 6: Music Saved My Life di Malcolm Clarke e Nicholas Reed
Miglior documentario: 20 Feet from Stardom di Morgan Neville, Gil Friesen e Caitrin Rogers.
Vediamo ora la statistica sul rapporto tra vittorie (primo numero sotto riportato) e candidature (secondo numero sotto riportato)per le principali pellicole:
7/10 – Gravity
3/9 – 12 anni schiavo
3/6 – Dallas Buyers Club
2/2 – Il grande Gatsby
2/2 – Frozen – Il regno di ghiaccio
1/5 – Her
1/3 – Blue Jasmine
1/1 – La grande bellezza
0/10 – American Hustle – L’apparenza inganna
0/6 – Captain Phillips – Attacco in mare aperto
0/6 – Nebraska
0/5 – The Wolf of Wall Street.
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