Niki Lauda: il “ragioniere” della Formula 1

Oggi se provate a fare un sorpasso un po’ azzardato nel traffico urbano spesso vi sentirete inveire contro: “Ma chi sei Schumacher?” fino all’avvento del tedesco la frase tipica era “Vai piano mi sembri Niki Lauda”, questo perché nell’immaginario popolare Niki Lauda non era un pilota ma “il pilota”. Era la sintesi della Formula 1, l’essenza delle corse, il sinonimo di velocità.

Niki Lauda ma al secolo Andreas Nikolaus Lauda, nasce il 22 febbraio del 1949 a Vienna, in Austria. L’infanzia come spesso avviene per i campioni degli sport considerati “ricchi” è un’infanzia agiata, Nikolaus è il figlio di una ricca famiglia di banchieri austriaci che hanno molte attività anche nel ramo industriale del paese. La sua famiglia pur non osteggiandolo mai in modo palese è contraria alla passione delle auto che Niki manifesta già da piccolo, poichè ritengono che possa distrarlo dagli studi e dalla carriera da industriale già pianificata per lui.

Niki Lauda

A soli 15 anni compra per 1.500 scellini la sua prima auto una VW Cabrio e subito dopo il diploma si iscrive ad un tirocinio formativo come meccanico d’auto. I timori dei genitori si rivelano presto fondati, infatti nel 1968 Nikolaus lascia gli studi universitari e decide di investire su se stesso nel mondo dei motori per seguire il suo sogno e soprattutto il suo mito Jochen Rindt.

Pur se benestante, non poteva certo contare sui soldi dei genitori ma utilizzando le conoscenze della famiglia si fece prestare del denaro da alcune banche e comprò la sua prima vettura da corsa una Mini Cooper S, per prendere parte alle prime gare.

Tra il 1969 ed il ’71 Niki sarà impegnato in una serie di gare ma non riuscirà a mettersi in mostra; nonostante tutto nel 1970 al volante di una McNamara arriva in Formula 3 e successivamente anche in Formula 2 grazie alla March che gli offre un contratto economicamente ridotto da costringere Lauda ad indebitarsi sempre di più con le banche per inseguire il suo sogno. Possiamo dire che nessuno più di lui a mai creduto in se stesso. I mezzi poco eclatanti uniti alla pressione per i debiti che aveva sulle spalle portano a risultati mediocri e la musica non cambia neanche all’esordio in Formula 1 nel Gran Premio d’Austria.

L’anno successivo la March gli offre un volante per l’intera stagione e, nonostante i molti ritiri e i risultati deludenti, fra gli osservatori comincia a girare la voce che il giovane austriaco ha talento. L’anno dopo passa alla BRM ma in realtà non è il Team a pagare lui, ma è lui a pagare per correre; la situazione comincia a migliorare quando inizia a conquistare i primi punti e il talento viene alla luce soprattutto nel Gran Premio del Canada disputato interamente sotto la pioggia. Ormai le voci lasciano il posto alla sicurezza: Niki Lauda è un pilota dal futuro assicurato.

Lauda alla Ferrari

Nel 1974 arriva il grande salto, su segnalazione del suo compagno di squadra Clay Ragazzoni, viene ingaggiato dalla Ferrari. Il colpo è anche economico con il contratto della scuderia di Maranello, Lauda per la prima volta estingue tutti i suoi  debiti con le banche, libero anche da questo peso sprigiona tutto il suo talento conquistando ben 9 Pole Position e 2 vittorie.

Nel 1975 esplode e nasce il mito di Niki Lauda, vince 5 Gran Premi con la sua Ferrari 312T (Monaco, Belgio, Svezia Francia ed USA) ed alla fine è campione del mondo con una gara di anticipo.

Incidente Niki Lauda 1976

Nel 1976 parte subito forte, accumula un vantaggio talmente alto dando l’impressione di un mondiale senza storia. Ma il 1° agosto nel Gran Premio di Germania disputato sul circuito di Nurburgring, Niki colpisce un costone roccioso, la sua vettura gira su se stessa e prende fuoco. Il pilota viene estratto dalle fiamme e sia per le ustioni che per il danneggiamento dei polmoni le sue condizioni sembrano subito disperate. Solo 5 giorni dopo i medici lo danno fuori pericolo ma nessuno poteva prevedere che 42 giorni dopo quel gravissimo incidente si potesse presentare al via una nuova gara di Formula 1. Lauda non è più lo stesso, fra i postumi dell’incidente (spesso terminava le gare con ferite sanguinanti) e problemi tecnici viene quasi raggiunto in  classifica da James Hunt che si porta a soli 3 punti prima dall’ultima gara, nella quale completa il sorpasso vincendo il campionato per un punto grazie anche al ritiro dell’austriaco. La grandezza di Lauda viene fuori anche nella sconfitta , nonostante i dirigenti della Ferrari gli consigliano di dare la colpa ad un problema tecnico, Lauda si prende tutta la responsabilità del ritiro.

 Niki Lauda e James Hunt
 

Nel 1977 stupisce tutti vincendo il suo secondo mondiale, dando il meglio di sè scacciando i postumi del grave incidente del 1976. Lauda decide di trasformarsi da pilota rampante a calcolatore e centra l’obiettivo grazie a due sole gare vinte e ad una serie di piazzamenti che gli fanno prendere il soprannome di “ragioniere”. Il clima però in Ferrari è ormai logoro soprattutto con il nuovo direttore, Daniele Audetto che decide di sostituirlo con Gilles Villeneuve.

Nel 1978 Lauda passa alla Brabham-Alfa, ma i risultati saranno negativi anche a causa delle numerose squalifiche per un ritrovato tecnologico del Team non approvato dalla federazione. Nel 1979 viene dato favorito ma lui tradisce le attese e a soli 30 anni, si ritira.

Lauda in McLaren

Lauda, però, non riesce a star lontano dai motori e nel 1982 torna a gareggiare in Formula 1 con McLaren-Ford arrivando 5° al termine del campionato. Malissimo anche nel 1983 dove non vince nessuna gara ottenendo solo pochi punti sparsi nel mondiale. L’anno dopo (1984) grazie al nuovo motore turbo TAG- Porsche la situazione cambia radicalmente la McLaren domina la lotta è fra i due piloti Lauda e Alain Prost, il “ragioniere” la spunta per mezzo punto e si laurea campione del Mondo per la terza volta. L’anno dopo si ritirerà definitivamente.

Lauda tre volte campione del mondo

Niki Lauda – Nurburgring 1976

 

Trailer di Rush di Ron Howard – l’eterna sfida tra Niki Lauda e James Hunt

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DoctorsTrucco

Angelo Grasso alias DoctorsTrucco, ha svolto per anni l’attività di cabarettista nel duo DoctorsTrucco esibendosi presso i più svariati locali d’Italia. In questo sito si occuperà della sezione Cabaret regalandoci delle verie e proprie pillole di comicità e di risate a crepapelle (garantito) e, grazie alle sue capacità innate, della sezione Fantacalcio (nel suo palmares Fantagazzetta ci sono già 4 premi).

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