MasterChef Italia 3: 17° e 18° puntata – sullo sfondo di Marrakech
A MasterChef Italia ieri sera erano rimasti soltanto 8 concorrenti a contendersi l’ambitissimo premio finale. La serie di Mistery Box “a matrioska”, sempre più piccole una dentro l’altra, ha creato stupore nei cuochi, fino all’ultima piccolissima scatola, che ha rivelato un ingrediente molto prezioso: pistilli di zafferano. La richiesta dei tre giudici è stata essenzialmente una: usare la fantasia.
Gli altri ingredienti sono stati scelti dai singoli concorrenti, ma il protagonista avrebbe comunque dovuto essere lo zafferano appunto. I piatti sono risultati in generale davvero creativi, originali e belli da vedere, quest’anno i giudici si sono mostrati più volte soddisfatti del buon livello raggiunto; i tre migliori sono risultati essere quelli di Almo, Federico ed Eleonora, che si sono conquistati numerosi complimenti dai giudici e ammirazione dagli avversari. Il vincitore della prova è stato Federico, che aveva anche ricevuto l’applauso dai suoi colleghi al momento dell’assaggio dei giudici.
Nell’Invention Test successivo, il piatto da cucinare è stato scelto dai giudici: lo scrigno di Venere, un piatto ripieno di tortellini perfetti, fatti dallo chef Barbieri in persona secondo la più tipica tradizione emiliana. Il vantaggio di Federico è stato di poter formare le coppie di cuochi, compresa la propria, che avrebbero dovuto cucinare divisi in 4 mini squadre: Federico-Eleonora, Almo-Salvatore, Michele-Alberto, Enrica-Rachida… Per la gioia di Enrica naturalmente, “tradita” per la seconda volta! L’ultima informazione data dai giudici: i componenti delle coppie avrebbero dovuto lavorare non in contemporanea ma in staffetta, con 90 minuti di tempo totale.
La più veloce a fare la pasta per i tortellini è stata proprio Rachida, ma quando a cucinare toccava ad Enrica, a suo agio anche lei con la pasta fatta in casa, la prima non stava zitta un attimo. Alberto e Michele sono sembrati incerti su alcune dosi, e il secondo avrebbe gradito maggiore rapidità dal primo. Lo scrigno di Almo e quello di Federico sono stati i primi ad entrare nel forno, a seguire anche gli altri 2.
La fase finale era quella più delicata, rovesciare il piatto per l’impiattamento: Rachida, girando lo scrigno in maniera a dir poco indelicata, lo ha mandato in frantumi, tra la disperazione della compagna ma anche degli stessi giudici. Lo scrigno di Federico ed Eleonora, bello fuori, ha rivelato però problemi di cottura e proporzioni al suo interno; quello esternamente semi distrutto di Enrica e Rachida, per dichiarata colpa della seconda, è risultato nettamente migliore del primo all’interno; Almo e Salvatore hanno ricevuto i complimenti dello chef Barbieri in persona, che ha definito il loro scrigno simile a quello della madre; infine Michele e Alberto hanno servito uno scrigno alla rovescia per mancanza di tempo, inoltre il piatto aveva numerosi altri problemi, per i quali Alberto ha scaricato tutta la colpa sul compagno. Alla fine, i vincitori sono stati Almo e Salvatore; la coppia peggiore è stata invece quella composta da Michele e Alberto. I giudici hanno chiesto a entrambi di indossare il grembiule nero, in quanto sarebbero andati direttamente al Pressure Test.
Nella seconda puntata la gara si è spinta fino al Marocco: a Marrakech i sei aspiranti chef hanno dovuto cucinare un menù tipicamente marocchino, da servire durante una cena di gala indetta dal vice console italiano. Salvatore e Almo hanno avuto l’opportunità di essere i capitani delle rispettive squadre, scegliendone i componenti: Salvatore ha scelto Rachida ed Eleonora per la sua squadra Blu, Almo invece Enrica e Federico per la squadra Rossa. Dopo aver ascoltato i preziosi consigli di un famoso chef marocchino, i cuochi sono andati a fare la spesa con un budget prestabilito; purtroppo Rachida al mercato voleva per forza comandare creando già così le prime tensioni con Salvatore, mentre Federico se l’è cavata bene avendo vissuto per un periodo in Africa e conoscendo le dinamiche della contrattazione, restando però su toni pacati.
Al momento di cucinare, Rachida ha continuato a voler predominare sul suo capitano in virtù delle sue origini, creando una certa confusione e ritrovandosi a voler accentrare tutta la lavorazione su di sé, con grande disappunto di Eleonora e Salvatore. La calma invece ha predominato tra i componenti della squadra rossa, che hanno lavorato bene e in armonia e hanno deciso di puntare sull’originalità di un piatto dolce per differenziarsi dalla tradizione, sicuramente correndo un grosso rischio. Quasi alla fine, i capitani delle due squadre hanno dovuto anche organizzarsi per preparare un piatto di pesce per un ospite del vice console che non mangiava alcun tipo di carne. I commensali, dopo aver gustato le tre portate preparate da ognuna delle due squadre, hanno dovuto esprimere la loro preferenza. In generale, la squadra blu è rimasta più vicina alla tradizione, mentre la squadra rossa l’ha interpretata in maniera creativa e comunque valida. La squadra vincitrice è stata infine quella Blu.
Al Pressure Test, oltre ai tre componenti della squadra rossa (Almo, Federico ed Enrica), meritevoli comunque di aver lavorato bene, con organizzazione e in armonia, si sono ritrovati anche Alberto e Michele, che nella prova precedente invece avevano lavorato malissimo in coppia: solo uno di loro due però avrebbe potuto accedere al Pressure Test, infatti prima di iniziare hanno dovuto sfidarsi uno contro l’altro in una prova sulla tecnica flambé, cucinando un filetto al pepe verde con cottura media. La cottura è stata azzeccata da Michele ma non da Alberto, mentre il condimento del secondo è stato più fedele alla ricetta. Entrambi avrebbero potuto fare di meglio, ma il piatto di Alberto somigliava di più ad un filetto al pepe verde. Michele pertanto ha dovuto lasciare la cucina di MasterChef, tra il dispiacere di tutti, incluso Bastianich.
Il Pressure Test di Alberto, Almo, Enrica e Federico ha visto come ingrediente chiave i ricci di mare, aventi come prima difficoltà quella di aprirli senza farsi male. Il compito degli aspiranti chef era aprirne una quantità sufficiente per preparare un piatto di spaghetti ai ricci di mare, una ricetta semplice ma facile da sbagliare, soprattutto considerando il tempo a disposizione: solo 15 minuti. Alberto si è demoralizzato ancora prima di iniziare a provare ad aprire i ricci; Almo da bravo pugliese aveva dimestichezza con gli ingredienti, così come Enrica, abituata evidentemente a maneggiarli; un po’ meno forse Federico, che comunque se l’è cavata. A fine prova, Alberto non aveva nessun piatto da servire: il problema della sua lentezza stavolta si è rivelato apertamente.
I giudici inoltre hanno considerato tale atteggiamento come una mancanza di rispetto sia verso di loro sia verso i suoi compagni, e sono rimasti delusi dal suo atteggiamento arrendevole; per questo ha dovuto abbandonare il grembiule e la cucina di MasterChef. Gli altri tre si sono salvati senza neanche l’assaggio dei giudici, e hanno portato i loro piatti agli altri compagni per una spaghettata in sei.
Tra Almo, Federico, Enrica, Rachida, Eleonora e Salvatore, chi sarà il prossimo ad uscire arrivando così a un soffio dalla Top Five? Lo scopriremo giovedì prossimo.
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