“La vie d’Adele” vince la 66esima edizione del Festival di Cannes
Il 66esimo Festival di Cannes si è concluso con la vittoria del film scandalo “La vie d’Adele” di Abdellatif Kechiche, a cui è andata la Palma d’oro. Le due giovani protagoniste che hanno contribuito alla vittoria, Adele Exarchopoulos e Lea Seydoux, interpretano nel film l’amore omosessuale e passionale fra una quindicenne,Adele, ed un’artista, Emma, in un momento in cui, nella realtà, in Francia si sta manifestando un vero e proprio caos contro la legalizzazione del matrimonio e adozione per i gay.
“La vie d’Adele” vince la 66esima edizione del Festival di Cannes
La decisione è stata presa da Steven Spielberg e dalla sua giuria costituita niente di meno che da Nicole Kidman, Christopher Waltz, Lynne Ramsay, Daniel Auteil, Cristian Mungiu, Vidya Balan e Naomi Kawase.
Per l’Italia c’è stata la grande esclusione dal palmares di Cannes dell’unico film in concorso: “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Non sono, però, mancati riconoscimenti per “Salvo”, un film sulla Mafia diretto da Antonio Piazza e Fabio Grassadonia che ha vinto il premio della Semaine della Critique e quello di Film Rivelazione della Semaine, per “Miele” di Valeria Golino che ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria Ecumenica e infine per il cortometraggio “37/o 4S“ di Adriano Valerio che ha ricevuto una Menzione speciale nella cerimonia finale.
Ecco i premi:
- Palma d’oro a “La vie d’Adele” di Abdellatif Kechiche e alle protagoniste Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos.
- Premio per la miglior interpretazione a Beatrice Bejo per “Il passato” Asghar Farhadi.
- Premio per la miglior interpretazione maschile a Bruce Dern per “Nebraska” di Alexander Payne.
- Premio per la migliore sceneggiatura all’autore e regista Jia Zhangke per “A touch of sin“.
- Premio della Giuria a “Tale padre tale figlio” del giapponese Kore-Eda Hirokazu.
- Premio della regia a Amat Escalante per “Heli“.
- Palma d’oro per il miglior cortometraggio: “Safe” di Byong-Gon.
- Menzione speciale per il miglior cortometraggio a “37/o 4S” di Adriano Valerio e a “Le fjord des baleines” di Gudmundur Arnar Gudmundsson.
- Grand Prix a “Inside Llewyn Davis” di Ethan e Joel Coen.
- Camera d’or (migliore opera prima): “Ilo Ilo” di Anthony Chen.
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