La pulizia del nasino dei più piccoli
I bambini di solito manifestano una certa avversione nei confronti della pulizia del nasino, ma nonostante le loro lacrime ci inteneriscano non dobbiamo dimenticare che lo stiamo facendo per il loro bene.
Il bambino, fino a tre anni di età, non sarà in grado di soffiarsi il naso da solo, pertanto dovremo provvedere noi alla sua pulizia: infatti uno strato di muco sottile si può considerare normale, ma quando si ispessisce troppo (per un raffreddore ad esempio), può ostruire le vie respiratorie, rendendo una vera fatica per il bimbo il semplice compito di respirare!
Il metodo più efficace per pulire il nasino del bimbo è il lavaggio nasale dinamico, che consiste nel far passare della soluzione fisiologica (un composto di cloruro di sodio e acqua sterile) da una narice all’altra, espellendo così anche il muco. Ovviamente il bimbo non sente dolore ma solo fastidio, ma questo basta molto spesso per farlo agitare tra le lacrime rendendo impossibile tale operazione!
Un valida alternativa consiste nello spruzzare della soluzione fisiologica in ciascuna delle due narici, e successivamente utilizzare un aspiratore nasale per raccogliere il muco ammorbidito presente nel naso. Anche in questo caso potrebbe iniziare una “lotta” con il bambino, del quale dovrete immobilizzare testa e mani, ma questo sistema è in genere piuttosto rapido.
Infine, per i bambini meno “collaborativi”, esistono delle soluzioni che si possono spruzzare nel naso (in genere un puff per narice è sufficiente, più volte al giorno) che agiscono sul muco in eccesso, sciogliendolo e consentendone una semplice ed autonoma fuoriuscita: un esempio è l’Acqua di Sirmione, un altro è l’omeopatico Euphorbium Compositum Spray… Che personalmente hanno risolto la vita a me e al mio terremoto di bimba!
Se volete seguire i post di www.informarea.it potete iscrivervi al suo feed RSS.
Segui Informarea |