La legge di Stabilità 2016: ecco cosa cambierà
La Legge di Stabilità 2016 è stata approvata dal governo e apporterà notevoli cambiamenti per quanto riguarda, lavoratori, imprese, pensioni e tasse sulla prima casa.
Vediamo le misure della finanziaria che verranno adottate.
Abolizione IMU e TASI, resta la Super TASI
La legge di stabilità dal 2016 porterà all’abolizione della Tasi sulle case utilizzate dal proprietario come abitazione principale. E’ in pratica la casa dove il proprietario e il nucleo familiare risiedono anagraficamente. Se i componenti del nucleo familiare risiedono in case diverse ma nello stesso Comune, solo una delle case avrà diritto all’esenzione. Se invece sono in Comuni diversi entrambi avranno l’esenzione. Sono esenti dal pagamento della Tasi anche le pertinenze dell’abitazione principale, quindi box auto, tettoie, magazzini, cantine e locali di sgombero.
L’abolizione riguarderà anche gli inquilini che hanno scelto l’unità immobiliare come abitazione principale mentre non toccherà coloro che si muoveranno per lavoro senza spostare la propria residenza e gli studenti fuorisede.
L’esenzione non riguarderà, invece, le case di lusso che continueranno a pagare l’Imu con un’aliquota agevolata al 4 per mille e una detrazione di 200 euro. Si tratta di case signorili, ville e castelli con categorie catastali A1, A8 e A9.
Dal 2016 entrerà in vigore anche l’esenzione dell’Imu agricola per gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti. Per gli immobili invenduti, invece, le imprese costruttrici dovranno continuare a pagare l’Imu con una aliquota agevolata dell’1 per mille.
L’abolizione della Tasi sarà quindi accompagnata dalla cosiddetta Super Tasi che graverà sugli immobili diversi dalla prima casa e sulle prime case di lusso. Su questa resta in vigore anche l’Imu con un’aliquota del 4 per mille. La Super Tasi è l’addizionale dell’8 per mille da aggiungere all’aliquota massima.
Con l’abolizione della Tasi sembra previsto per il 2016 l’aumento dei costi della tassa sui rifiuti con l’introduzione della Super Tari.
Novità per gli affitti degli appartamenti
Con la legge di Stabilità 2016 cambieranno anche i termini per comunicare all’Agenzia delle Entrate cessioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. Dal 1° gennaio 2016 la comunicazione dovrà avvenire non più entro 20 giorni ma entro 30 giorni. Oltre alla sanzione applicabile nel caso in cui il contribuente non esegua il relativo versamento, questo è tenuto a presentare l’attestato di versamento all’ufficio del Registro presso cui è registrato il contratto, entro 20 giorni dal pagamento.
Per i contratti di locazione soggetti a cedolare secca, il ritardo della mancata presentazione della comunicazione relativa alla risoluzione del contratto di locazione, comporta una sanzione di 67 euro, ridotta a 35 euro se presentata entro 30 giorni.
Bonus mobili senza spese di ristrutturazione
Dal 2016 si potrà usufruire dei bonus mobili senza aver sostenuto spese di ristrutturazione. Oltre ai bonus mobili tradizionali che prevedono un’agevolazione IRPEF del 50% per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici di classe A o A++ per immobili su cui sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione, per le giovani coppie sotto i 35 anni, che acquistano una prima casa, sarà possibile usufruire del bonus mobili con detrazione del 50% per un tetto di spesa fino a 20 mila euro per l’acquisto di arredi destinati ad una prima casa appena comprata.
Detrazione fiscale ristrutturazioni ed ecobonus
Con la legge di stabilità 2016 sarà possibile usufruire delle detrazioni per i lavori di ristrutturazione edilizia ed energetica. Occorrerà però effettuare il pagamento attraverso il bonifico bancario o postale in cui indicare: causale versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, codice fiscale o numero partita Iva della persona o ente a cui è rivolto il bonifico.
Per approfondire: Legge di Stabilità 2016 bonus ristrutturazioni ed ecobonus
Le pensioni
Sul discorso pensionistico, la legge di Stabilità 2016 ha adottato alcune misure come la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Per i pensionati sopra i 75 anni la “no tax area” passa da 7.750 euro a 8.000 euro, mentre per i pensionati sotto i 75 anni la “no tax area” aumenta da 7.500 a 7.750 euro. Per i soggetti in difficoltà con il lavoro e con ancora non maturati i requisiti richiesti dalla legge Fornero per andare in pensione, è prevista la settima operazione di “salvaguardia“. Oltre alla possibilità per le donne di lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età, per i lavoratori più anziani sarà possibile chiedere il part time senza penalizzazioni sulla pensione.
Canone Rai in bolletta
Se ne è parlato già molto. Sul fronte Canone Rai con la legge di Stabilità 2016, l’importo è stato ridotto da 113,50 euro a 100 euro in una forma di pagamento sotto forma di bolletta elettrica. Le rate, da 6, dovranno essere corrisposte al costo da 16,66 euro ognuna.
Nel caso in cui l’utente deciderà di pagare solo l’importo relativo all’elettricità rifiutandosi di corrispondere l’aggiunta di 16,66 euro di Canone Rai, sarà la società elettrica ad applicare la sanzione pari a 30 euro l’anno e ad individuare l’evazione per segnalarlo all’Agenzia delle Entrate.
Attraverso un’autocertificazione l’utente può scrivere all’Agenzia delle Entrate, per affermare la mancanza di un televisore, computer o tablet. La sanzione amministrativa in caso di evasione è di 500 euro.
La soglia dei contanti innalzata a 3.000€
Con la Legge di Stabilità la soglia dei contanti sarà innalzata dagli attuali 1.000€ a 3.000€. Attualmente la soglia massima è 999,99€, ad di sopra di questo importo, occorre passare ad uno strumento tracciabile come le carte di credito o debito, i bonifici e gli assegni non trasferibili. Questa soglia è stata introdotta dal governo Monti con la manovra Salva-Italia. L’Italia, infatti, ha uno dei limiti più bassi per il pagamento in contanti insieme alla Francia ed al Portogallo. Altri Paesi non prevedono questo limite. L’elevato uso del contante è legato al fatto che in Italia ci sono circa 15 milioni di “unbanked“, ovvero gente che non ha un conto corrente bancario e che quindi non utilizza una forma di pagamento tracciabile.
Incentivazione assunzioni
Lo Stato continuerà ad incentivare l’occupazione anche nel 2016. Le assunzioni dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 potranno godere per un periodo massimo di 24 mesi di una riduzione al 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, ad eccezione dei premi e contributi dovuti all’Inail, nel limite massimo di una cifra di esonero pari a 3.250€ su base annua. Per accedere delle agevolazioni non si può assumere chiunque. L’esonero, infatti, non spetta se il nuovo datore di lavoratore era mesi precedenti a tempo indeterminato presso un’altra azienda. Inoltre non è possibile usufruirne se già lo è stato fatto in precedenza. L’esonero non è cumulabile con altre agevolazioni. Le agevolazioni contributive continueranno ad essere applicate anche in caso di subentro di un datore di lavoro in servizi di appalto.
Il regime dei minimi
Novità anche per quanto riguarda l’IVA. Per il regime dei minimi è stata introdotta l’aliquota al 5% per i primi 5 anni di attività delle start up, ristabilendo anche per la categoria dei professionisti la soglia dei ricavi a 30 mila euro. Estesa poi la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavorati dipendenti e pensionati che svolgono anche un’attività in proprio, a condizione di un reddito non superante i 30.000€ annui.
Nuovi interventi sono previsti sulle spese di formazione con ammortamenti volti a incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi grazie al riconoscimenti di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell’Irpef e dell’Ires. L’imposta sui redditi delle società si ridurrà del 3,5%, quindi dall’attuale 27,5% al 24%. Previsto inoltre per il 2016 l’anticipo del rimborso Iva, a favore delle imprese, per i crediti non riscossi.
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