Ian Thorpe: l’uomo squalo

Ian James Thorpe nasce a Sydney il 13 ottobre 1982 in una famiglia di sportivi: il padre Ken fu un giocatore di cricket di talento ma non divenne mai un campione e, causa enorme pressione di suo padre, si ritirò prestissimo. La madre Margaret, pur non essendo dotata di un talento eccezionale, si costruì una discreta carriera nel netball (sport simile alla pallacanestro).

Al piccolo Thorpe non fu mai chiesto di praticare un’attività sportiva, anzi il padre lo tenne alla larga dal mondo del cricket proprio per il fastidio provato dal ricordo delle “forzature ricevute”.
Ian entrò in piscina in modo casuale: l’occasione fu la riabilitazione in acqua che doveva svolgere la sorella in seguito ad un infortunio. Il suo battesimo fu problematico in quanto il ragazzino era allergico al cloro e, oltre a non poter gareggiare fino a 7 anni, doveva anche allenarsi tenendo la testa fuori dall’acqua. Tale problema gli fece sviluppare una nuotata goffa, ma era talmente potente che questa particolarità non influì sulle vittorie. Appena risolto il problema, ed affinata la tecnica, Ian esplose definitivamente.

Ian Thorpe e i suoi ori

L’esordio in gare ufficiali – anche se a livello giovanile – avvenne a 13 anni; un ragazzotto robusto ed alto 1 metro e 82; si aggiudica un bronzo sia nei 200 che 400 stile libero ai campionati giovanili nazionali.
Negli stessi campionati limitati ad una zona geografica dell’Australia (Campionati del Nuovo Galles del Sud), invece, si impose in ben 10 competizioni.
Dopo un paio di anni passati a far esperienza, nel 1997 Thorpe si fa conoscere a livello nazionale divenendo a soli quattordici anni e cinque mesi il più giovane atleta scelto dalla Nazionale di nuoto australiano.

La sua prima apparizione a livello internazionale sono i giochi Pan Pacifici del 1997 in Giappone dove Ian conquistò due argenti, nei 400 stile libero e nella staffetta 4×200 stile libero.
Ai mondiali di Perth del 1998 arrivarono i primi due ori nelle stesse specialità dell’anno prima. Oramai è un campione, il più giovane campione del mondo nel nuoto.
Stava bruciando le tappe e marciando verso il vero boom: nel 1998 nei Giochi del Commonwealth di Kuala Lumpur vinse ben 4 ori; nel 1999 ai Campionati mondiali in vasca corta di Hong Kong  2 ori ed un argento; ai Giochi Pan Pacifici di Sydney 1999 ancora 4 ori; ai Giochi olimpici di Sydney 2000 la consacrazione con 3 ori e 2 argenti in due specialità in cui fino ad allora non aveva mai primeggiato (la staffetta 4×100  e i 200 stile libero).

Ian Thorpe nel nuoto

Nel 2001 ai Campionati mondiali di Fukuoka gli oro furono addirittura 6, le solite 3 specialità più le due dove aveva preso l’argento alle olimpiadi ed una sesta – gli 800 stile libero – inserita per l’occasione. Dopo questi 6 ori nacque il soprannome di Thorpedo . Ian Thorpe non ha più rivali nel 2002 e ai  Giochi del Commonwealth di Manchester  le medaglie sono 7, ai 6 ori “soliti” aggiunse un argento nei 100 dorso. Si ripete lo stesso anno ai Giochi PanPacifici di Yokohama  con 5 ori ed un argento.

Ian Thorpe vince alle Olimpiadi

La leggenda continuava nel 2003  ai Campionati mondiali di Barcellona dove chiuse con 3 ori, un argento ed un bronzo mentre ai Giochi olimpici di Atene 2004 il medagliere lo vide tornare a casa con 2 ori, un argento ed un bronzo.

Dopo le Olimpiadi di Atene cominciò a saltare i grandi appuntamenti del nuoto, nell’ambiente  cominciarono le voci su una presunta depressione da lui stesso poi ammessa qualche anno dopo nella sua autobiografia; non mancarono le voci di doping come in tutti i campioni che dominano la loro specialità, fra sospetti, gelosie e mezze verità.
Tutto ciò porto Ian alla decisione del ritiro: il 21 novembre 2006 a soli 24 anni , quasi piangendo, annunciò il suo ritiro fra i ringraziamenti di rito.
Le accuse e i sospetti continuarono anche dopo: nel 2007 il quotidiano francese L’Équipe,puntò l’indice su alcuni valori ematici sospetti ma alla fine le indagini che seguirono non dimostrarono nulla di illecito ed  il caso fu archiviato.

Nel febbraio 2011 l’australiano annunciò che sarebbe tornato alle gare per tentare la partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra 2012, ma in realtà i tempi in vasca cancellarono questa possibilità.

Non mancarono neanche sospetti sulla sua presunta omosessualità: nel suo libro affronta l’argomento spiegando testualmente che l’equivoco nasceva dal suo essere diverso come ragazzo della sua generazione ma una diversità che nulla aveva a che vedere con la sessualità  «Sono un po’ diverso da quello che la gente considera un maschio australiano, ma questo non mi rende gay. Forse perché quando parlo provo a essere il più chiaro possibile. Cerco di essere comprensibile, non parlo in maniera gergale, non m’interessa essere un macho e parlare come tale solo per il gusto di farlo »

Ian Thorpe e la sua autobiografia

Altra indiscrezione che viene dalla sua autobiografia è l’ammissione di aver pensato più volte al suicidio per colpa di una crisi depressiva che lo ha attanagliato negli ultimi anni delle gare. Ha dichiarato anche che fra il 2002 e il 2004 l’unico modo per dormire la notte era l’abuso di alcol.
Nel libro illustra anche il motivo del suo ritiro così precoce : “Mi sentivo una foca ammaestrata, rendevo felice la gente, ma io mi sentivo un miserabile”.

Chiudiamo con l’ultima curiosità, e precisamente quella della scampata morte nell’attentato alle Torri Gemelle. Il fuoriclasse del nuoto australiano Ian Thorpe avrebbe dovuto trovarsi in cima del World Trade Centre al momento dell’attacco terroristico. Ma aveva dimenticato la macchina fotografica ed è tornato indietro. “Se l’attacco fosse avvenuto 20 minuti dopo  Thorpe sarebbe stato sulla piattaforma belvedere in cima ad una delle torri” ha dichiarato un suo manager, e che il giorno dopo si è messo in fila con migliaia di altri per donare il sangue.

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DoctorsTrucco

Angelo Grasso alias DoctorsTrucco, ha svolto per anni l’attività di cabarettista nel duo DoctorsTrucco esibendosi presso i più svariati locali d’Italia. In questo sito si occuperà della sezione Cabaret regalandoci delle verie e proprie pillole di comicità e di risate a crepapelle (garantito) e, grazie alle sue capacità innate, della sezione Fantacalcio (nel suo palmares Fantagazzetta ci sono già 4 premi).

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