I diritti della partoriente in ospedale

Per il parto in ospedale ecco 15 cose che devi sapere prima di partorire: un utilissimo elenco di regole che ogni donna che si accinge a partorire dovrebbe conoscere.

Se partorisci in ospedale, hai il diritto di essere informata sul tipo di assistenza che ti viene offerta e fare le tue valutazioni, ma anche di pianificarla con l’equipe medica. Questo è quanto ribadito in un documento stilato dall’OMS, che risale addirittura al 1985.

I diritti delle partorienti in ospedale

le regole del parto

Attraverso 15 raccomandazioni, vengono enunciati i diritti delle partorienti:

1. Per il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurata la presenza di una persona di sua scelta (familiare o non) e deve potere ricevere visite nel periodo post-natale

la presenza di una persona al parto

2. Tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venire loro garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura

3. L’induzione del travaglio deve essere riservata solo per specifiche indicazioni mediche, ed in nessuna regione geografica dovrebbe avere un tasso superiore al 10%

4. Non esiste nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia necessariamente richiesto un ulteriore intervento per la gravidanza successiva: dopo un cesareo dovrebbero essere incoraggiati i parti x via vaginale

5. Non esiste nessuna indicazione per la tricotomia (rasatura del pube) e per il clistere prima del parto

6. La rottura delle membrane, va provocata solo in caso di estrema necessità e a travaglio inoltrato

7. Durante il travaglio si dovrebbe evitare la somministrazione di farmaci se non per casi specifici

8. Il monitoraggio fetale dovrebbe essere effettuato solo in vista di un travaglio indotto o in situazioni particolari

monitoraggio fetale

9. Non c’è motivo di imporre alla mamma la posizione supina né durante il travaglio né durante il parto. La mamma deve poter scegliere di camminare durante il travaglio e che posizione assumere, anche al momento della nascita del bambino

10. Quando si può è meglio evitare l’episiotomia

11. Le madri vanno incoraggiate a tenere il bimbo accanto e allattarlo ogni volta che lo richieda

12. Il neonato in salute deve restare con la madre il più possibile; nessun controllo della sua salute giustifica la separazione da lei, se non in casi specifici

13. Si deve incoraggiare immediatamente l’allattamento al seno

l'allattamento al seno

14. Il latte materno costituisce l’alimentazione ideale del neonato e dà allo sviluppo del bambino basi biologiche ed effetti impareggiabili. Le madri vanno incoraggiate a tenere il bimbo accanto e allattarlo ogni volta che lo richieda

15. In gravidanza si raccomanda un’educazione sistematica sull’allattamento al seno, poichè attraverso una educazione ed un sostegno adeguato tutte le donne sono in grado di allattare il proprio bambino al seno.

Linee guida sul parto cesareo

In Italia inoltre è stato approvato un disegno di legge a tutela dei “diritti della partoriente e per la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato”. Tra gli obiettivi: favorire il parto fisiologico e ridurre il ricorso al parto cesareo, inserire l’anestesia epidurale tra i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), e promuovere l’allattamento al seno.

In questa strategia di intervento si inseriscono le linee guida sul parto cesareo realizzate dall’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo è quello di ridurre il numero di parti cesarei e allinearsi quanto più possibile alle indicazioni fornite dall’OMS e dal Ministero della Salute.

Nel documento si legge, ad esempio, che la donna deve essere aiutata ad affrontare la paura del dolore con appositi strumenti di supporto psicologico, che la richiesta materna di un taglio cesareo senza che vi siano motivazioni cliniche non va assecondata e che il medico può rifiutarsi di fare un cesareo programmato (alla donna resta l’opportunità di accedere a un secondo parere); si legge, inoltre, che le donne devono ricevere la maggiore informazione possibile sul parto cesareo e devono poter scegliere di partorire spontaneamente e hanno facoltà di ricevere un secondo parere nel caso in cui il ginecologo decida per un taglio cesareo, anche se di urgenza.

la paura del dolore

Inoltre Nel 1992 è nata la Baby Friendly Hospital Initiative – BFHI (in italiano: Iniziativa Ospedali amici dei bambini) volta a incoraggiare le buone pratiche per la promozione dell’allattamento materno.

In conclusione, fate valere i vostri diritti anche di fronte al medico più ostinato. In fondo si tratta del vostro parto e del vostro bambino!

Alessandra

Non è propriamente una appassionata di informatica, ma si diletta con piacere in questo ambito grazie anche al suo lavoro spesso legato al mondo web. In questo blog vuole parlare quindi di tutto un po’ (tranne che di informatica!), di ciò che la circonda e di ciò che la appassiona, sperando di poter creare materiale di confronto sugli ambiti più disparati, dal matrimonio alle ricette, dalla lettura alla dolce attesa ai viaggi… e tanto altro ancora!

Alessandra

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