I Coldplay di Chris Martin
I Coldplay nascono come una band alternative rock britannico ed hanno già venduto 50 milioni di dischi in tutto il mondo.
L’incontro tra i quattro Colplay avviene a metà degli anni Novanta a Londra. Chris Martin (voce, pianoforte e chitarra, nato il 2 marzo del 1977) cresce nel Devon, Will Champion (batteria, 31 luglio 1977) a Southampton, Guy Berryman (basso e synth, 12 aprile 1978) in Scozia e poi nel Kent, Jonny Buckland (chitarra, 11 settembre 1977) in Galles.
I ragazzi vengono da solide famiglie di estrazione operaia, educati fin dall’infanzia a coltivare la musica, cominciano a scrivere le loro prime canzoni con un sound fortemente influenzato dallo stile britannico di gruppi come Beatles, Travis, Radiohead ma riesce ad evidenziare anche un tocco di originalità per gli arrangiamenti ed il modo di suonare.
Il primo live del gruppo Starfish (cosi inizialmente si facevano chiamare) avvenne nel locale Camden Laurel Tree e fu subito un successo strepitoso, decisero cosi di iniziare la loro carriera musicale assumendo un manager come Phil Harvey, amico di Chris e di assumene il nome di Coldplay.
Il nome Coldplay deriva da un’idea di un amico di Chris, Tim Rice-Oxley: un pianista che aveva deciso di abbandonare l’idea che una sua futura band potesse chiamarsi in quel modo, a suo dire “troppo deprimente” .
Con il passare dei mesi, la band collezionò sempre più date, fino a partecipare al Unsigned Band Festival a Manchester nel settembre del 1998. La Parlophone, la stessa casa discografica che scoprì i Beatles, offrì un contratto ai Coldplay e nel luglio del 2000 i Coldplay incentrarono i loro sforzi sul loro album di debutto Parachutes.
Oltre all’acclamazione della critica, l’album ottenne un successo incredibile vincendo il Grammy Award per miglior performance alternativa nel 2002 e vendendo circa 1,6 milioni di copie solo nel Regno Unito, portando in vetta delle hit i singoli Yellow e Trouble.
Nel 2001 i Coldplay portano il loro disco negli Stati Uniti, dove la tournée che lo accompagna, attesa in modo febbricitante, riscuote un successo clamoroso e scatena l’entusiasmo di star come Tobey Maguire, Winona Ryder, Alanis Morrisette.
Lo stress, comunque, è altissimo, e i Coldplay ne risentono pesantemente, accusando un calo di creatività e poca resistenza all’usura dello star system, tanto che Chris Martin arriva addirittura a esaurire la voce.
Intanto, proprio Martin trascina i Coldplay sulle pagine dei tabloid di gossip grazie a presunti flirt con Nelly Furtado, Natalie Imbruglia e Kylie Minogue, curioso, tenendo conto della proverbiale riservatezza della band, refrattaria a far parlare di sé per questioni mondane.
All’impegno musicale e a quello da casanova si accompagna anche quello civile: ad esempio, Martin registra con Bono e The Edge (e un certo Brian Eno in console) la cover inglese di “What’s Going On” di Marvin Gaye (già rifatta in America da Limp Bizkit, ‘NSync, Puff Daddy), i cui proventi vanno ai familiari delle vittime dell’11 settembre e alla lotta contro l’AIDS.
Nel 2002 esce “A Rush Of Blood To The Head” il secondo album;
L’album fu generalmente considerato come un’opera più sofisticata rispetto a Parachutes. Il brano di apertura Politik fu scritto pochi giorni dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre. A Rush of Blood to the Head divenne un best-seller e ricevette molti consensi dalla critica. Ne furono tratti vari singoli di successo, in particolare In My Place, un ballata in puro stile McCartney, The Scientist, e Clocks (quest’ultima ritenuta da Peter Van Wood un plagio della sua Caviar and Champagne).
I Coldplay sono stati in tour per più di un anno da giugno 2002 a settembre 2003, visitando 5 continenti e suonando come gruppo di spicco al Glastonbury Festival, V2003 e Rock Werchter. Il tour mostrò il progresso del gruppo come vera e propria band da stadio. Durante il tour esteso, i Coldplay hanno anche inciso un DVD e un CD live, Live 2003, al Sydney’s Horden Pavilion. Questa compilation include una nuova canzone, Moses.
Nel dicembre 2003, i Coldplay eseguirono una cover di un successo dei The Pretenders, 2000 Miles, reso disponibile per il download sul loro sito ufficiale. Fu il download più venduto in Gran Bretagna in quell’anno, e tutti i proventi furono devoluti per le campagne Future Forests e Stop Handgun Violence. A Rush Of Blood To The Head vinse due premi ai Grammy Awards 2003. Ai Grammy Awards 2004, i Coldplay ottennero il riconoscimento per Record of the Year per Clocks.
Ma la vera protagonista del 2003 è la storia tra il fascinoso cantante timido e Gwyneth Paltrow, iniziata nella seconda metà del 2002.
i due si sposano nel 2004 quando Chris corona il sogno di diventare genitore, con Gwyneth che mette alla luce la primogenita Apple.
In tutto questo il frontman dei Coldplay riesce anche a lavorare febbrilmente al nuovo disco ma l’anno successivo Chris ritorna in studio per registrare un brano a 2 voci con Jamelia, reginetta del black pop britannico, per la quale non solo scrive i testi, ma suona il piano e canta i cori in “See It In A Boy’s Eyes“, contenuto nella seconda release dell’album “Thank You”.
Una manciata di giorni prima dell’estate 2005 viene pubblicato il nuovo, attesissimo lavoro della band, “X&Y“, preceduto dal singolo “Speed Of Sound“, che fece il suo debutto sulle radio e negli store musicali on line il 18 aprile, uscendo poi come CD singolo il 23 maggio 2005.
L’album si presentò direttamente alla prima posizione in 28 paesi. Per promuovere la nuova uscita, i Coldplay si esibirono in una serie di concerti intimi e segreti in Europa e Nord America , registrando il tutto esaurito in località come San Francisco, Chicago, Toronto, Boston e New York City.
I Coldplay sono stati in tour in Europa in giugno e luglio; la band ha suonato in 40 concerti nel Nord America da agosto fino alla fine di settembre durante il Twisted Logic Tour. L’estate 2005 li ha visti anche partecipare al Coachella Valley Music and Arts Festival, Glastonbury Festival e Fuji Rock Festival, oltre all’apparizione al Live 8 a Hyde Park di Londra.
X&Y era in origine destinato ad uscire a fine 2004. Alla metà di quell’anno, la band scrisse più di 40 nuove canzoni per il loro terzo album. Molte di queste canzoni, come Ladder to the Sun, World Turned Upside Down e Poor Me, vennero eseguite dal vivo durante l’A Rush of Blood to the Head Tour. Tuttavia, queste furono scartate e la band si riunì per scriverne e registrarne di nuove. X&Y è stato registrato in più di 18 mesi in 8 studi a New York, Chicago, Los Angeles, Liverpool e Londra.
Nel 2006 i Coldplay si misero al lavoro per la realizzazione del quarto album Viva la Vida or Death and All His Friends, pubblicato il 13 giugno 2008. La copertina raffigura il dipinto “La Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix. L’album contiene dieci brani e, come sostiene la band stessa, è “sì breve, ma intenso“. La band si è definita fiduciosa nel proprio lavoro, tant’è che ha ammesso, con una certa ironia, di voler pubblicare l’album più bello degli ultimi 40 anni, con all’interno una canzone “che tutti devono ascoltare almeno una volta prima di morire“. Dall’album vennero estratti i singoli Violet Hill, Viva la Vida, Lost!, Lovers in Japan e Strawberry Swing. Life in Technicolor, invece, venne inserita nella scena finale del film Una notte al museo 2.
Prima di decidersi per Viva la Vida or Death and All his Friends i fan azzardavano alcune ipotesi sul titolo dell’album, come Prospekt (ipotesi smentita dal gruppo sul proprio sito il 30 gennaio 2008), A New Finding o 42 (in quanto la band dichiarava che il disco sarebbe durato 42 minuti complessivamente e al suo interno si sarebbe trovato un brano intitolato 42).
La band si è avvalsa e tuttora si sta avvalendo della collaborazione di due produttori di prim’ordine: il primo è Brian Eno, storico “developer” di alcuni album degli U2 e già collaboratore dei Coldplay nell’uso di sintetizzatori e campionamenti per alcuni brani della loro discografia ufficiale. Il secondo è Timbaland, il quale vanta una notevole esperienza nel settore ed ha già coadiuvato numerosi artisti di prima grandezza del panorama pop internazionale. Ai due si è aggiunto inoltre l’ausilio di un altro grandissimo “sound engineer”: Markus Dravs. Quest’ultimo ha lavorato con artisti del calibro di Björk e Depeche Mode.
Grazie all’innesto di tali personalità, il gruppo ha palesato la sua intenzione di dare una svolta alla propria carriera, impostandosi su un nuovo stile leggermente diverso da quello espresso finora. La sonorità del nuovo disco sono influenzate dall’atmosfera e dal patchwork di immagini e sensazioni del mondo latino, visitato dai Coldplay durante un loro tour. Inoltre, grande importanza è stata riservata all’acusticità dei brani, visto che Berryman, Champion e Buckland hanno fortemente voluto suonare all’interno delle chiese di Barcellona per trovare la giusta ispirazione e l’esatta commistione data dal rapporto fra ambiente e produzione di suono. I Coldplay hanno lasciato il segno nel capoluogo catalano, tanto che Josep Guardiola, tecnico del Barcellona e grandissimo ammiratore della band, ha ordinato che prima di ogni partita casalinga del Barcellona gli amplificatori del Camp Nou facciano suonare Viva la Vida.
Non mancano le polemiche causate da accuse di plagio per la canzone Viva la Vida da parte di Joe Satriani e Cat Stevens.
Le sessioni di registrazione sono avvenute in un nuovo studio, diverso da quelli precedentemente utilizzati per i tre album precedenti. I Coldplay hanno fortemente voluto una piccola stanzetta per le sessioni di prova “di una capacità tale da poter accogliere solo i quattro musicisti“. È stato scelto per lo scopo un vecchio forno “the Bakery” sito a Londra. Il 15 maggio 2009 il Coldplay pubblicano gratuitamente online l’album live LeftRightLeftRightLeft.
Ai Grammy Award 2009 si confermano una delle band più importanti del pianeta, portando a casa 3 premi: canzone dell’anno per Viva la Vida, miglior album rock e migliore performance pop di gruppo per Viva la Vida.
Nel 2011 la band ha dunque lavorato al quinto album studio, Mylo Xyloto, pubblicato il 24 ottobre, prodotto in collaborazione con Brian Eno e Rihanna. I Coldplay durante un’intervista riguardante l’uscita dell’ultimo album avevano dichiarato “Ci piace anche l’idea di scrivere una canzone di Natale“,infatti il 1º dicembre 2010 è uscito il singolo natalizio intitolato Christmas Lights, ma che non è stato inserito in quest’ultimo album.
Mylo Xyloto è stato anticipato anche da Paradise, pubblicato a settembre, mentre il 21 novembre 2011 è uscito il singolo promozionale Charlie Brown, entrato poi in rotazione radiofonica il 10 gennaio 2012.
“Mylo Xyloto” è questo: un ottimo disco di pop. Un disco con un titolo discutibile, ok. Ma è un disco di canzoni-canzoni, con perfetti esempi di quell’epica che i Coldplay hanno mutuato dagli U2 e trasposta in brani meno rock.
L’eco di Bono e soci si sente ancora in “Major minus“, ma il modello della pop-song stile Coldplay sono brani come “Every teardrop is a waterfall” e “Charlie Brown”: grandi melodie, ritmo sostenuto e irresistibile; l’altro modello è quello rappresentato da “Us against the world”, ballata semplice e malinconica. “Mylo Xyloto” offre un validissimo campionario di entrambi i modelli.
“Mylo xyloto” è un disco più diretto e meno ambizioso di “Viva la vida”, ed è un bene. L’ambizione è stata spostata sul piano lirico (Martin lo ha definito un “concept album” di canzoni legate tra loro) mentre musicalmente è stato ridotto l’apporto di Brian Eno, a cui sono attribuite delle generiche “Enoxifications”.
Certo, c’è qualche azzardo, come l’iper-pop a base di synth di “Paradise“. O come “Princess of China”, il criticatissimo duetto con Rihanna. Certo, con quei synth forse sarebbe stato meglio su un disco della cantante. Ma la canzone funziona. E’ pop contemporaneo, e in fin dei conti Rihanna non fa altro che fare quello che Martin fa da sempre, nelle sue canzoni: tanti “oooh” e “aaaah”. Contarli tutti, nel disco, è impossibile.
Il brano che vi presentiamo oggi è il terzo singolo estratto dal quarto album dei Coldplay, Mylo Xyloto. Il brano Charlie Brown presentato in un live.
Un altro brano estratto da Parachutes – Trouble . Il mio preferito.
Se avete voglia di suonare qualche canzone dei Coldplay ecco lo spartito dell’album Parachutes. [Spartiti] Coldplay – Parachutes.rar (7,74 mb)