E’ morto a 79 anni lo scrittore Alberto Bevilacqua

Il nosto scrittore e regista italiano Alberto Bevilacqua, vincitore del Premio Strega, del Campiello e per due volte di quello Bancarella, è morto all’età di 79 anni presso la Casa di Cura Villa Mafalda di Roma.

Alberto Bevilacqua è morto

Malato da tempo, Bevilacqua è morto per un arresto cardiaco ieri mattina alle 10.10, anche se la sua compagna Michela Miti (vero nome Michela Macaluso), attrice e scrittrice, afferma tramite il suo avvocato, l’intenzione di determinarne le vere cause del decesso attraverso un’autopsia, già autorizzata dalla Procura di Roma. La motivazione della richiesta è data dal rifiuto da parte della Casa di Cura di spostare lo scrittore, ricoverato dallo scorso ottobre per malattie cardiocircolatorie, in un’altra struttura attrezzata per terapie specialistiche.

La Miti, compagna di Bevilacqua da 17 anni, non essendo sposata con lo scrittore non ha potuto legalmente pretendere il trasferimento dello scrittore il quale pagava circa tre mila euro al al giorno alla Casa di Cura, per cui si è rivolta all’autorità giudiziaria che aveva precedentemente aperto un’inchiesta per lesioni colpose. Dal canto suo la dirigenza della clinica ha sempre ribadito l’intensità delle cure prestate con l’accordo della famiglia dello scrittore, soprattutto con la sorella di Bevilacqua, Anna, che, in disaccordo con la Miti, è fermamente contraria all’autopsia e, anzi, vorrebbe celebrare i funerali proprio in clinica per poi portare il corpo del fratello nella tomba di famiglia a Parma.

Alberto Bevilacqua e Michela Miti

Nato a Parma nel 1934, Alberto Bevilacqua fu un autore molto prolifico di lui ricordiamo Il viaggio misterioso (1972), Una scandalosa giovinezza (1978), Festa parmigiana (1980), La mia Parma (1982), Il curioso delle donne (1983), La grande Giò (1986), I sensi incantati (1991), L’eros (1994), Gli anni struggenti (2000), Lui che ti tradiva (2006), Lettera alla madre sulla felicità (1995) e Tu che mi ascolti (2004) fino alla raccolta di poesie La Camera segreta  (Premio Pisa) e il premio alla carriera del Meridiano Mondadori del 2010.

Da non dimenticare Una città in amore, La Califfa, il romanzo vincitore del Premio Campiello nel 1966 e tradotto in film nel 1970, Questa specie d’amore e del David di Donatello nella sua versione cinematografica. Nel 1968 il premio Strega con l’occhio di Gatto, nel 2000 il premio Stresa con La polvere sull’erba, Premio Bancarellacon Un viaggio misterioso nel 1972 e I sensi incantati nel 1991.

La califfa di Alberto Bevilacqua

L’ultima sua grande opera è la raccolta Roma Califfa (2012) che naturalmente fa il verso al suo bestseller La Califfa del 1964.

Autore dalla scrittura di natura quasi onirica, di un realismo fantastico nella sua attenzione all’inconscio e a un extra sentire, Alberto Bevilacqua era un cantore di Parma; scoperto nel 1955 dall’allore responsabile della Gazzetta di Parma, Mario Colombi Guidotti, in uno dei suoi ultimi interventi al premio letterario Castelfiorentino lo scrittore ha parlato della sua carriera già presente nei primi versi scritti a 13 anni: “Io cerco un ventre, orgoglioso e umiliato, per morirci teneramente, come ci sono nato’. C’è tutto in questi versi”.

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Fabrizio Cannatelli

Autore e Founder di Informarea, sono un appassionato di informatica e tecnologia da sempre. La voglia di comunicare e di condividere sul Web le mie curiosità e le mie conoscenze, mi ha spinto a lanciarmi nel progetto di questo sito. Nato un po' per gioco e un po' per passione, oggi è diventato una grande realtà.

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