Depeche Mode: dalle origini al nuovo album nel 2012

I Depeche Mode da Basildon, nell’Essex, vicino Londra, sono un gruppo musicale synth pop britannico, la cui musica elettronica ha raggiunto livelli di successo in tutto il mondo, riempiendo stadi con lunghe tournée mondiali.

Venuti alla ribalta sulla scena synth pop inglese agli inizi degli anni ottanta, la loro fama si è protratta negli anni a seguire, con una carriera trentennale, che ha abbracciato poi anche altri generi musicali dal pop rock , alla New Wave, specie nella seconda fase, e una massiccia incursione nella dance alternativa, fino a diventare il gruppo di maggior successo nella storia della musica elettronica, ed una delle band più importanti e influenti degli ultimi trent’anni.

La storia di questa band elettropop inizia nel 1977 quando Andrew Fletcher e Vince Clark incontrano Martin Gore e fondano insieme i Composition of Sound. La nuova formazione ha bisogno però di un frontman carismatico, così nel 1980 Vince sente un giovane Dave Gahan cantare in un locale la cover di “Heroes” di Bowie e gli propone di unirsi alla band, Dave accetta. Nascono così, su suggerimento del nuovo arrivato i Depeche Mode, nome tratto dall’omonima rivista di moda francese dell’epoca che può essere tradotto in “comunicato/gazzettino di moda”.

Con l’arrivo di Graham il gruppo subisce una svolta, gli strumenti acustici vengono abbandonati per dedicarsi a tempo pieno all’uso dei sintetizzatori e della musica elettronica.

Alla fine degli anni 80′ dopo il brano di esordio Photographic, il cui titolo e testo prendono di fatto le mosse da una fotografia, Daniel Miller della Mute, conquistato dal sound dei Depeche Mode, decide di produrre una serie di canzoni tra cui i  singoli Dreaming of Me (numero 57 nella Classifica Britannica dei Singoli) e New Life (numero 11 nella medesima UK Top 75), che oltre al buon riscontro commerciale, godranno anche di numerosi passaggi radiofonici.

La fortuna di questi singoli portarono alla nascita dell’album di debutto Speak & Spell scritto quasi completamente da Vince Clarke; tra le canzoni del disco spicca Just Can’t Get Enough, vero e proprio tormentone nei club e nelle discoteche. Nasce così un vero e proprio sodalizio tra Miller e i Depeche Mode che farà la fortuna del gruppo di Basildon.

Il successo ed il tour allontanano, però, Vince Clarke che decide di abbandonare la band per fondare il duo elettropop degli Yazoo con la cantante inglese Alison Moyet per poi dar vita al duo gli Erasure ancora oggi in piena attività.

Con l’uscita di scena di Vince Clarke, Martin Gore decide di diventare il songwriter della band e nel 1982 scrive l’intero album A Broken Frame fatto di atmosfere solenni e romantiche, ma anche di densa malinconia e testi intriganti.

Gli album successivi mostrano un’intensa evoluzione dei Depeche, la calda voce di Gahan oramai si fonde perfettamente con il freddo suono dell’elettronica, così nascono album come Construction Time Again che contiene un vero capolavoro del pop Everything Counts e Some Great Reward con il singolo People are People capaci di sfondare non solo in Europa ma anche nel Nord America.

In quegli anni l’esigenza di un tastierista spinge la band ad assumere Alan Wilder, arrangiatore e artefice del suono, che dopo una serie di tournèe diventa parte integrante del gruppo e partecipa alla forte innovazione dei Depeche con suoni sperimentali e corposi, oscuri e sexi, ma anche ritornelli da cantare in coro.

Nel 1986 si apre la seconda fase del gruppo, con l’album Black Celebration; i toni diventano più cupi, gothic e dark, inoltre a partire da questo album Martin decide di riprendere a suonare la chitarra per aggiungere alle sonorità sperimentali ed elettroniche suoni più acustici.

Black Celebration ha operato una svolta decisiva nella musica dei Depeche Mode. La voce di Gahan è più cupa, le sonorità sono decisamente più mature, le atmosfere del brano “Stripped” sono oniriche, i riff aggressivi presenti in “A Question Of Time” fanno contrasto con la romantica “Sometimes“;  l’album propone un suono denso che comincia ad allontanarsi dall’elettropop per avvicinarsi a sonorità più Rock.

Nel 1987 con l’uscita di Music for the Masses (il titolo di questo disco nasce da un’idea di Gore che, mentre stava visionando dei dischi di musica, notò un disco dal titolo suggestivo: Music for the Millions) e dei singoli Strangelove, Never Let Me Down Again e Behind the Wheel i Depeche Mode si consacrano definitivamente anche in America, con un gigantesco concerto al Rose Bowl di Pasadena, al quale partecipano circa 65.000 persone, immortalato nel doppio disco 101 e nel video VHS che porta lo stesso titolo e che, in realtà, è un vero film, con la regia di D. A. Pennebaker.

L’album Music for the Masses continua il momento cupo di Black Celebration, ma in più riesce però a fondere ritmi ballabili da arene rock con suoni desolati ed elettronici.  Il dualismo, di quel periodo, fra il paroliere Gore ed il cantante Gahan emerge sempre di più e confluisce nell’album Violator del 1990.  Brani come “Personal Jesus” e “Enjoy The Silence” entrano prepotentemente nella storia della musica; il The World Violator Tour ha un successo planetario, gli stadi americani di New York e Los Angeles registrano il tutto esaurito nell’arco di poche ore, i Depeche Mode diventano una band capace non solo di fare musica elettronica ma anche di dare spettacolo nei concerti live affermandosi nel panorama musicale di quegli anni.

Alla fine del tour, però, inizia un periodo di crisi, Dave conosce una nuova fiamma Theresa Conway, abbandona moglie e figlio per trasferirsi a Los Angeles, lascia la band per un breve periodo per tornarci nel 1993 nel nuovo album Songs of Faith and Devolution. In questo album Alan Wilder abbandona la drum machine per dedicarsi alla batteria in modo da dare ai brani dei suoni puliti.

Il Devotional Tour europeo sarà poi sostituito dal Exotic Tour americano e registra un successo colossale mettendo in mostra però una crisi evidente all’interno della band. Dave Gahan sempre più eroinomane durante il concerto di Portland ha un infarto dovuto ad overdose di eroina, Martin Gore entra nella sfera dell’alcolismo, Andrew Fletcher cade in una profonda depressione mentre Alan Wilder comincia a pensare ad un abbandono.

 

Il tour si rileva un vero successo ma colpisce duramente i quattro, nel 1995 Dave tenterà il suicidio, nel 1996 un’overdose di speedball (cocaina più eroina) lo conduce praticamente alla morte clinica per tre minuti, prima di essere rianimato. Salvato in extremis e dimesso poi dall’ospedale, viene arrestato per tentato suicidio (reato in California) e possesso di droga. Ancora dopo verrà ricoverato in un centro specialistico dove riesce a disintossicarsi e a recarsi ai RAK Studios ove si trova la band per le registrazioni vocali di Only When I Lose Myself che farà parte della nuova doppia raccolta The Singles 86-98, sequel della precedente The Singles 81-85.

Per promuovere la doppia raccolta, all’uscita del disco seguirà un tour promozionale chiamato Singles Tour che partirà a settembre in Estonia e si concluderà il 22 dicembre per un totale di 60 concerti.

Intanto Alan Wilder ha abbandonato la band lo sostituirà il batterista Christian Eigner.

Nel 2001, dopo tre anni, esce Exciter, con alla produzione Mark Bell, in cui per la prima volta si incomincia a sentire la mancanza di Alan Wilder in fase produttiva.

L’album è infatti povero di quegli arrangiamenti sperimentali che avevano contraddistinto i Depeche Mode. Exciter ha avuto una lunga incubazione, visti i quattro anni che lo separavano dall’ultimo disco di inediti. È preceduto dal singolo Dream On; successivamente escono i singoli I Feel Loved, pezzo prettamente dance, Freelove, una ballata eterea e Goodnight Lovers, pezzo gospel distante dall’elettronico. Il tour però dimostra che dopo vent’anni di carriera, i Mode sono ancora degli animali da palcoscenico, anche grazie al doppio Dvd “One Night in Paris”, documentazione di una favolosa serata filmata dall’amico regista Anton Corbjin.

Nel 2003 i Depeche Mode si sciolgono, dopo qualche album da solisti torneranno insieme nel 2004 per una raccolta di arrangiamenti e nel 2005 con il nuovo album Playing the Angel.

L’album  segna una nuova era per il terzetto di Basildon, ben riuscito e molto omogeneo arriva ancora una volta al vertice delle classifiche mondiali grazie a singoli come Precious, Enjoy the Silence, John the Revelator, Pain That I’m Used To. 

Dave Gaham domina e riesce a rendere vitali anche i brani meno riusciti, la sua presenza scenica diventa trascinante soprattutto nell’imponente tour Touring The Angel di 124 date indoor e outdoor.

Nel 2009 dopo un altro album da solista di Gahan “Hourglass“, esce Sounds of Universe con il nuovo singolo Wrong, vero e proprio inno nichilista. L’album raggiunge immediatamente la vetta delle classifiche italiane e di quelle di altri 19 paesi Depeche Mode hit top spot in 20 countries, piazzandosi al secondo posto in quelle inglesi ed al terzo in quelle americane.

L’idea di base del nuovo album è infatti omaggiare il futurismo anni 70/80: synth e attrezzatura vintage, suonispaziali“, senso d’infinito.

Gahan firma tre canzoni (la migliore è “Miles away”), e mette la sua impronta vocale ovunque. Le chiavi della macchina Depeche Mode sono però in mano a Martin Gore, che gestisce la chimica sonora. Ed è qui che “Sounds of the universe” si rivela in tutta la sua bellezza. Non sarà un capolavoro, non sarà innovativo, dicevamo; ma pochi gruppi sanno costruire un impasto sonoro “universale” come i Depeche, unendo rock, elettronica e suoni moderno. Le cronache dicono che “Sounds” è un disco più vintage, gli ascolti confermano e rivelano che è un disco “suonato”, con molta chitarra (bellissimo il finale di “Little soul”, o l’attacco di “Come back”, nonché il riff alla base di “Miles away”). Il vintage a cui si riferiva Gore è più da ricercarsi nell’uso di sintetizzatori retrò, come nell’attacco di “Fragile tension”.

Il Tour of the Universe , il quattordicesimo tour dei Depeche Mode, parte il 2009 ma viene interrotto per un problema di salute di Dave Gahan. Il cantante subisce un intervento per la rimozione di un tumore alla vescica, dopo poche settimane il tour riprende e si conclude nel giugno del 2010.

Dopo questo ultimo disco Sound of the universe, Martin Gore e soci sono pronti per far partire le registrazioni del nuovo disco.

Gore ha dichiarato a The Quietus che la band entrerà nello studio di registrazione a marzo, per dare vita al follow up di Sound of the universe. Il disco, che non ha ancora un nome, dovrebbe essere pubblicato entro la fine del 2012.

Intanto Martin Gore e Vince Clarke (ex componente dei Depeche Mode) hanno dato vita al side project Ssss, album strumentale in uscita il 12 marzo.

 

Il primo successo dei Depeche Mode Just can’t get Enough

 

Ecco Never Let me Down live a Barcellona 20/11/2009

Per chi vuole cimentarsi ecco lo spartito di: Depeche Mode – Somebody.pdf (581.44 kb)

Fabrizio Cannatelli

Autore e Founder di Informarea, sono un appassionato di informatica e tecnologia da sempre. La voglia di comunicare e di condividere sul Web le mie curiosità e le mie conoscenze, mi ha spinto a lanciarmi nel progetto di questo sito. Nato un po' per gioco e un po' per passione, oggi è diventato una grande realtà.

Fabrizio Cannatelli

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