Dal 15 ottobre nuovo libretto d’impianto per caldaie e altri impianti
Novità in ambito caldaie e impianti presenti nelle case degli italiani. Dal 15 ottobre è entrato in vigore il nuovo libretto d’impianto che rispetto ai precedenti prevede due novità:
- tutti gli impianti presenti nell’abitazione dovranno essere registrati, non solo caldaie e sistemi di riscaldamento ma anche impianti solari, sistemi di climatizzazione e così via;
- oltre al controllo degli impianti occorrerà fare anche una diagnosi completa per verificare la sicurezza, igiene e salubrità.
Ecco alcune domande e risposte sulla nuova legge.
Che cosa diventa obbigatorio con il nuovo libretto d’impianto?
Dal 16 ottobre in poi sarà obbligatorio:
- un nuovo libretto di climatizzazione di tutti gli impianti sia esistenti che di nuova installazione;
- la compilazione del “Rapporto di efficienza energetica” nei casi di manutenzione e controllo degli apparecchi di climatizzazione invernale di potenza maggiore di 10KW e per gli apparecchi di climatizzazione estiva di potenza maggiore di 12 KW con o senza produzione di acqua sanitaria.
Come ottenere il libretto d’impianto?
Il libretto a partire dal 16 ottobre potrà essere richiesto al manutentore che verrà a casa per il controllo degli impianti. In ogni abitazione dovranno esserci due tipologie di libretti: uno per il rapporto dell’efficienza in cui registrare le prestazioni degli impianti e uno per l’uso e la manutenzione per la sicurezza il quale indicherà gli interventi di controllo e manutenzione.
Il manutentore va chiamato dal responsabile dell’impianto e deve essere in possesso dei requisiti di legge (lettere c, d, ed e del decreto 37/08, ex 46/90). Inoltre deve essere abilitato a operare su impianti di riscaldamento e di climatizzazione, e su impianti idrosanitari. Il cittadino per tutelarsi può comunque richiedere al manutentore di esibire il modulo della Camera di Commercio che certifica i requisiti e la professionalità dello stesso.
Quali sono i costi per i nuovi libretti d’impianto?
Con l’aggiunta dei controlli e della sanificazione prevista dal nuovo libretto la spesa potrebbe aggirarsi attorno ai 200 euro (caldaia collegata a 4 o 5 caloriferi e impianto di climatizzazione con 2 o 3 split). Il controllo e manutenzione andrà fatto su rendimendo e salubrità degli impianti e analisi di ogni componente.
Chi paga il controllo e manutenzione dell’impianto?
Colui che dovrà farsi carico delle spese di manutenzione e controllo dell’impianto è il responsabile dell’impianto stesso, quindi il proprietario o inquilino dell’abitazione. Per coloro che non effettueranno tali controlli sono previste sanzioni che partono dai 500 euro fino ad arrivare ai 3 mila euro. Prevista una multa dai mille ai 6 mila euro per il manutentore che comunica erroneamente l’esito del controllo.
Quante volte vanno effettuati i controlli
Per quanto riguarda la manutenzione per l’efficienza saranno le singole Regioni a decidere la periodicità, la quale potrebbe variare dai due ai quattro anni. Per la manutenzione e la verifica della sicurezza e salubrità è il manutentore che dovrà indicare la frequenza dei controlli (salvo casi eccezionali la revisione sarà annuale). Il manutentore dovrà inviare il rapporto di controllo agli enti preposti i quali potranno segnalare coloro che non hanno effettuato gli internventi e del cui impianto non è arrivata nessuno notifica.
Conclusioni
Il libretto d’impianto diventerà uno strumento che aiuterà a denunciare situazioni abitative critiche, in quanto consente di concentrarsi sia su chi non ha fatto l’intervento e sia su chi è tenuto a riportare agli enti preposti eventuali anomalie degli impianti. Parliamo insomma di un vero e proprio documento di garanzia in cui vengono registrati non solo i dati dell’occupante, ma anche quelli del proprietario dell’abitazione.
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