Curiosità sul matrimonio

Qui troverete alcune curiosità o consigli che riguardano il matrimonio, non hanno la pretesa di essere verità assolute, ma simpatici argomenti di riflessione.

Indice

Curiosità sul matrimonio

Curiosità sul matrimonio

I 5 Confetti

Il numero dei confetti nelle bomboniere e nei sacchettini dovrebbero essere sempre dispari: in genere 5, comunque un numero indivisibile come il matrimonio dovrebbe essere.

I 5 confetti matrimonio

Perché la fede va all’anulare?

Perché lo dice già il nome.. Infatti, anulare deriva da anello. Ma… perchè l’anulare è il dito prescelto per portare l’anello? Perché proprio quel dito? Sembra esserci una ragione anatomica. In quel dito finisce infatti una piccola arteria che risalendo per il braccio, arriva direttamente al cuore. Questo gioiello circolare racchiude da sempre la simbologia del matrimonio (anello= legame, unione, ma anche catena!), e risale in realtà agli antichi Egizi.

Per quanto si voglia che la Vera sia la più personale possibile, la sua eleganza è proprio nell’estrema linearità. In oro bianco o giallo, piatta o bombata, non prevede ornamenti, fregi o pietre. Unica concessione, sul lato interno a contatto della pelle, l’incisione del nome del futuro coniuge e la data delle nozze. Per evitare che con gli anni qualcuno possa dimenticarsi di celebrare un tale anniversario…

La luna di Miele

Le superstizioni nel matrimonio

Si è dato questo nome “luna di miele” per indicare i primi dolcissimi momenti della vita in due, e forse l’origine di questo nome proviene da una leggenda originaria dell’antica Roma: i neosposi per tutta la durata “di una luna” erano soliti mangiare del miele dopo il matrimonio; in realtà ai giorni d’oggi si approfitta di questo momento “lecito” per fare un viaggio in posti dove difficilmente nel corso della vita ci si può permettere di andare.

Il Lancio del Bouquet

Anche se oggi un Bouquet è composto da ogni tipo di fiore, dovrebbe esserci almeno un fiore di arancio da sempre legato alla sposa. Secondo il linguaggio floreale in vigore dal 600, il fiore d’arancio significa richiesta di matrimonio. Il lancio del bouquet da parte della sposa dopo la cerimonia alle amiche, per colei che riesce ad afferralo, rappresenta l’augurio che possa ricevere presto una proposta di matrimonio.

Il velo da sposa e il lancio del riso

Vi siete mai chiesti l’origine del velo da sposa e del lancio del riso?
Ecco le risposte a tutte le vostre curiosità.

Il velo della sposa fu introdotto dagli antichi romani per proteggere la giovane donna dal “malocchio” di un corteggiatore deluso.

Il tradizionale lancio del riso o coriandoli sul corteo nuziale, nasce da un vecchio rito greco secondo il quale, per propiziare la fertilità, si facevano piovere sulla coppia dei dolci. Il gesto aveva anche lo scopo di augurare loro prosperità. In Indonesia, invece, il lancio del riso serviva a trattenere l’anima dello sposo che altrimenti, subito dopo il rito, sarebbe fuggita via senza mai fare ritorno.

Tradizione

Secondo la tradizione, derivante da un detto inglese, ogni sposa dovrebbe indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di azzurro e dovrebbe tenere una moneta da sei pence nella scarpa (“Something old, something new, something borrowed, something blue, and a sixpence in your shoe”).

L’oggetto nuovo (ad. es. qualche capo di biancheria intima) e quello vecchio (ad. es. un bel fazzoletto ricamato) simboleggiano il passaggio dalla fanciullezza alla nuova condizione di sposa. Chiedere in prestito qualcosa (un accessorio) significa far partecipare strettamente alla cerimonia una persona cara; l’oggetto blu (spesso una giarrettiera arricchita con un fiocchettino blu) ricorda l’uso ebraico di ornare le spose con un nastro di questo colore, segno di purezza, amore e fedeltà. La moneta da sei pence dovrebbe assicurare la ricchezza: in Italia, vista la difficoltà di procurarsene una, questa voce dell’elenco è stata sostituita da “qualcosa di regalato”. 

Una novità è invece rappresentata dall’uso nostrano di indossare un capo di biancheria rosso sotto il bianco dell’abito: si tratta di una tradizione riportata dal Capodanno, per simboleggiare un gaio augurio di gioiosa trasgressione. 

Pioggia

La pioggia è considerata un segno di sfortuna presso alcuni popoli ed è invece di buon augurio da noi (“sposa bagnata, sposa fortunata”).

Antica Roma

Dall’antica Romaderiva l’usanza di prendere tra le braccia la sposa quando entra per la prima volta nella casa coniugale. Si ricorreva a questo per evitare che, nell’emozione del momento, la sposa potesse inciampare sulla soglia: un presagio infausto perché significava che le divinità della casa non la volevano accogliere.

Antiche tradizioni degli sposi

La tradizione del “non vedersi”

La tradizione vuole che gli sposi non si vedano né si parlino il giorno delle nozze e quello precedente all’incontro in chiesa: è vietatissimo fare colazione insieme e anche le comunicazioni dell’ultima ora devono avvenire per via indiretta, attraverso parenti o amici.

Lo sposo

Lo sposo che è uscito di casa per recarsi in chiesa, per nessun motivo deve tornare sui propri passi: ecco perché è bene che in questi frenetici momenti sia seguito passo passo da un amico o da un testimone.

Sfortuna

Porta sfortuna acquistare nello stesso momento l’anello di fidanzamento e le fedi nuziali. E’ di cattivo augurio mettersi al dito la fede prima della celebrazione del matrimonio.

Un gesto

Un gesto bene augurante è offrire alla sposa alla fine del rito, da parte dello sposo, una spiga di grano. La terra e la donna sono unite da una fortissima analogia: come la terra arata germoglia dopo aver ricevuto i chicchi di grano, così alla donna viene affidato con il matrimonio il grande compito di perpetuare la vita. 

Spiga di grano

Una novità

Dall’anno liturgico 2004-2005 è cambiato il rito del matrimonio: La frase “prendo te” è divenuta “accolgo te”.

La Sposa

E’ considerato sfortunato se la sposa stessa realizza il suo vestito; anche i sarti professionali non fanno quasi mai il loro, ed è considerato sfortunato provare il tutto (vestito, le scarpe ecc.) prima del matrimonio, o di guardarsi completamente vestita da sposa in uno specchio lungo. Volendo, la sposa potrebbe, per evitare questo, non mettere uno dei guanti o le scarpe mentre si guarda nello specchio…

Un velo vecchio è considerato più fortunato di uno nuovo; è particolarmente vero se è preso in prestito da una donna felicemente sposata. Dicono che la felicità ed/o la fertilità dell’altra donna passa insieme al velo alla nuova sposa.

La processione matrimoniale è anche molto importante. La sposa deve uscire da casa sua mettendo davanti per prima il piede destro. E’ considerato fortunato se il sole splende, o se la sposa vede un arcobaleno sulla strada per il matrimonio.

In generale

E’ un buon segno se la sposa si sveglia il mattino del matrimonio al canto degli uccelli; e anche se scopre un ragno nascosto dentro le pieghe del vestito!

Con ogni occhiata nello specchio, la sposa dovrebbe sempre aggiungere qualcos’altro a quello che ha addosso…un altro guanto, un po’ di trucco in più…

Porta sfortuna se gli sposi si vedono prima dell’entrata in chiesa/comune, ma porta fortuna se quando si vedono dentro si sorridono uno all’altra.

Caricatura degli sposi

La sposa non dovrebbe piangere prima del matrimonio, ma può farlo quanto vuole dopo; questo prova che non sia una strega (?! vecchia superstizione), che in teoria riusciva a far uscire solo tre lacrime dall’occhio sinistro.

Porta fortuna se il letto nuziale viene fatto da due giovani ragazze (possibilmente vergini….beh…) .

E’ tradizione che la ragazza che riesce a prendere il bouquet al momento del lancio si sposi entro l’anno. Lo stesso succederà al ragazzo che prenderà la giarrettiera della sposa.

Il giorno della settimana

Sembra che sia fondamentale la scelta del giorno della settimana in cui sposarsi:
una tradizione indica che il lunedì reca buona salute, dato che questo giorno è dedicato alla luna, astro e dea delle spose;
il martedì porta ricchezza sicura (contraddetta dal proverbio “né di venere né di marte ci si sposa né si parte);
il mercoledì è assai propizio;
il giovedì reca dispiaceri alla sposa;
il venerdì pare che porti disgrazia;
il sabato è il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi, per ovvie ragioni, mentre la superstizione popolare lo indica invece come il giorno più sfortunato.

Il Mese

Per la scelta dei mesi una antica tradizione direbbe che:
gennaio: per esempio, è mese che porta affetto, gentilezza a fedeltà;
febbraio: epoca degli amori e degli accoppiamenti, è il mese migliore per prendere la fatale decisione;
marzo: promette sia gioia che pene;
aprile: invece promette soltanto gioie;
maggio: non va scelto per nessuna ragione (“la sposa maiulina nun si godi la curtina”);
giugno: gli sposi avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra e per mare ed è anche il mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l’amore e le nozze;
luglio: annuncia fatiche e lavoro per guadagnarsi la vita;
agosto: assicura che la vita sarà ricca di cambiamenti;
settembre: coprirà gli sposi di ricchezze e allegria;
ottobre: vuol dire molto amore, ma il denaro stenterà ad arrivare;
novembre: porta felicità;
la neve di dicembre assicura alla coppia amore eterno.

Bando alle superstizioni, qualunque sia il VOSTRO giorno, sarà per voi indimenticabile! 

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Alessandra

Non è propriamente una appassionata di informatica, ma si diletta con piacere in questo ambito grazie anche al suo lavoro spesso legato al mondo web. In questo blog vuole parlare quindi di tutto un po’ (tranne che di informatica!), di ciò che la circonda e di ciò che la appassiona, sperando di poter creare materiale di confronto sugli ambiti più disparati, dal matrimonio alle ricette, dalla lettura alla dolce attesa ai viaggi… e tanto altro ancora!

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