Chuck Berry e il suo Duck Walk
E’ il 1955 un giovane Chuck Berry è appena arrivato dalla sua St.Louis nella grande capitale della musica nera, Chicago. Quel viaggio è da sempre stato il suo sogno, una sfida per il giovane di poter vivere suonando il blues con la sua chitarra. A St.Louis ha lasciato i suoi amici con cui ha suonato per tante serate, sua moglie e i suoi due figli.
Chuck ha 28 anni e dopo essersi diplomato in una scuola serale per acconciatura e cosmetica, ha deciso di voltare pagina e consegnare un nastro con due canzoni, incise a casa, a Muddy Waters, a quell’epoca un grande personaggio della musica nera.
Chuck Berry e il suo Duck Walk
Muddy Waters, poco tempo prima, lo aveva visto sul palco del Cosmopolitan di St. Louis e, senza esitazioni, lo aveva convinto ad andare a trovarlo a Chicago per portare alcuni pezzi da presentare alla Chess Records, la più grande etichetta di musica nera.
I pezzi di Chuck Berry sono interessanti, ma secondo Muddy vanno reincisi con l’aiuto di Willie Dixon, bassista, arrangiatore e autore della Chess Records. Berry è entusiasta, il pezzo forte è Wee Wee Hours, un blues molto convenzionale che fa il verso ai musicisti preferiti da Chuck. Ma il vero colpo di genio è di Leonard Chess che prende il singolo della facciata B, Maybellene, rifacimento di un pezzo country, per chiederne più forza e ritmo, giurando che quello sarà la chiave per aprire le porte del successo. I musicisti rimangono perplessi, anche perchè la canzone, scritta per gioco da Berry, racconta con un linguaggio avventuroso l’inseguimento di una favolosa pupa su una Cadillac decapottabile da parte di un ragazzotto su una scassatissima Ford.
Chess ha ragione, il singolo Maybellene entra nelle classifiche nazionali e non solo resta in cima alle graduatorie R&B per più di un mese, ma aiuterà a costruire le fondamenta del rock & roll. La musica di Berry si trasforma e diventa grintosa, dinamica, elettrica con testi giovanili e un linguaggio che spazia dalla vita delle bande alle corse in auto fino ad arrivare ai corteggiamenti spinti. Brani come School Day, Rock and Roll Music, Sweet Little Sixteen, Carol e Johnny B. Goode hanno solide radici R&B. I trucchi del leader Berry, la sua musica, e le sue cadenze feline, con il corpo piegato in avanti e la chitarra a punta, hanno contribuito a dare forma e contenuto al rock & roll.
Ancora oggi Johnny B. Goode è suonata da tutti i giovani che si affacciano nel mondo del rock & roll. Scritta nel 1955 da Berry racconta in chiave rock & roll un sogno statunitense: un povero ragazzo di campagna diventa una star grazie al duro lavoro e alla sua abilità nel suonare la chitarra.
Per chi non lo sapesse Chuck Berry, con il suo duck walk “il passo dell’anatra” occupa, nella classifica dei chitarristi più grandi di tutti i tempi, la sesta posizione.