Andre Agassi il ribelle con la racchetta
Quando si parla di Andre Agassi (Las Vegas, 29 aprile 1970) spesso ci si sofferma come avviene per tutti i campioni sui grandissimi risultati sportivi, in realtà nel caso di questo mito dello sport, l’interesse per i suoi trionfi sportivi è nulla rispetto a quello per l’aspetto psicologico che ha contraddistinto la sua carriera.
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Andre Agassi il ribelle con la racchetta
Per capire il suo carattere ribelle occorre ritornare ai suoi primi anni ed alla figura del padre.
Andre è l’ultimo figlio del pugile iraniano Emmanuel “Mike” Agassian (che cambierà il suo cognome in Agassi dopo la cittadinanza americana), questi essendo un grande appassionato di tennis, vive con l’ossessione di trasformare i suoi figli in professionisti, ma ci riuscirà solo con Andre a cui viene messa in mano una racchetta già all’età di 2 anni, mentre a 4 anni palleggiava gia con il famosissimo Jimmy Connors.
Ma Andre Agassi non gradisce questa infanzia così oppressiva tant’è che lui ha sempre dichiarato che da piccolo odiava il tennis e quell’ossessione di suo padre che lo voleva per forza campione. Qualche anno più tardi il padre lo iscrive alla scuola del famoso allenatore Nick Bollettieri, e qui la rottura con il padre è definitiva , Agassi si sente come in collegio, provoca il padre in tutti i modi, conoscendo il suo integralismo e la sua omofobia, indossa jeans strappati, e addirittura spesso porta uno smalto rosa sulle unghie, finché dopo un anno in quell’accademia l’allenatore, notando il suo totale disinteresse, gli chiede che cosa volesse fare della sua vita. Andre risponde: “Andarmene da qui e diventare un professionista“.
Detto questo lascia l’accademia e in pochi anni diviene un vero e proprio fenomeno del tennis, anche mediatico: in campo indossa abiti colorati, a differenza degli altri tennisti che vestono solo di bianco, porta capelli lunghi e orecchini. A soli 17 anni entra nei primi 25 del mondo diventando un autentico divo grazie alla sua immagine ribelle.
Sin dagli inizi, Agassi mostrava l’attitudine a seguire la palla soltanto con gli occhi, senza muovere il capo, segno di eccezionali riflessi e fondamento per quella che si sarebbe rivelata la sua arma più devastante, la risposta d’anticipo, ossia colpire la palla in fase ascendente.
Purtroppo il suo carattere ribelle e quella insofferenza che ha sempre covato dentro, non gli fa tenere la concentrazione per reggere il successo, così la sua carriera comincia a regredire.
A causa di questo suo gusto particolare nell’abbigliamento diserterà per i primi anni della carriera il torneo di Wimbledon e l’Australian Open dove era obbligatorio il bianco.
L’Agassi simpatico e amato dai fans si trasforma agli occhi dei colleghi e del pubblico in un uomo cinico e superbo. I giornali lo criticano per la sua immagine e spesso per il suo gioco alcune volte rinunciatario e lo fanno a pezzi.
Il 1997 è il punto più basso della carriera di Agassi. L’infortunio al polso che aveva duramente condizionato la stagione 1993 si fa risentire, e Agassi può giocare solo 24 incontri durante l’anno.
Durante questo periodo sposa la modella e attrice Brooke Shields, dedicandosi particolarmente alla vita mondana e comparendo sulle più famose riviste di pettegolezzi.
Nel 1998 il matrimonio con la Shields comincia ad andare in crisi, e Agassi si concentra esclusivamente sul tennis ripartendo da zero e per dedicarsi alla fondazione della Andre Agassi Accademy (scuola per bambini con storie difficili). Da qui risale ai vertici e, fino al 2006 anno del suo ritiro, diventerà uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi.
Agassi ha vinto 60 titoli ATP e 8 tornei dello Slam. Ha detenuto il primo posto nella classifica ATP per ben 101 settimane.
Agassi è uno dei 7 giocatori che nella loro carriera sono riusciti a vincere tutti e 4 i titoli dello Slam, è il primo ed unico tennista ad aver vinto i 4 tornei dello Slam, la medaglia d’oro del singolare olimpico, il torneo ATP World Championship e la Coppa Davis, inoltre detiene il primato quale più vecchio numero 1 al mondo.
Alcuni credono che questo picco nella carriera di Agassi sia stato propiziato dalla frequentazione con Steffi Graf, prima compagna e poi moglie, con la quale ha avuto due bambini, Jaden Gil e Jaz Elle.
Nell sua autobiografia “Open” Agassi ha rivelato 3 scoop : ha ammesso di aver assunto metanfetamine, ma solo per motivi di depressione dovuta alla sua vita sentimentale; ha ammesso che la sua folta capigliatura dei primi anni ’90 era un parrucchino; ha dichiarato il suo odio per il tennis.