Addio a Rita Levi Montalcini: una vita dedicata alla scienza

Alle ore 14.00 di oggi si è spenta nella sua abitazione in via di Villa Massimo a Roma all’eta di 103 anni il premio Nobel e Senatore a Vita Rita Levi Montalcini.

Nata a Torino il 22 aprile del 1909 da una famiglia ebrea sefardita, durante il periodo fascista è costretta per il blocco delle carriere accademiche e professionali a cittadini italiani non ariani, a emigrare in Belgio con l’istologo che l’aveva accolta nella sua scuola medica, Giuseppe Levi. Nel 1940 torna a Torino e continua le sue ricerche, allestendo un laboratorio nella sua stanza.

Nel 1986 vince il Premio Nobel per la medicina grazie alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa. Tra i soci fondatori della Fondazione Idis-Città della Scienza e socia nazionale dell’Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche, la Montalcini è stata la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.

 

Attiva nelle campagne di interesse sociale, come contro le mine anti-uomo, ha fondato nel 1992 insieme alla sorella Paola (morta nel 2000) la Fondazione Levi Montalcini in memoria del padre Adamo Levi, avente lo scopo di formare e educare i giovani conferendo anche borse di studio a giovani studentesse africane con l’obiettivo di creare una classe di giovani donne, volta a coprire un ruolo di leadership nella vita sociale e scientifica del loro paese.

Il 1 agosto 2001 entra a Palazzo Madama e viene nominata Senatrice a Vita da Carlo Azegli Ciampiper aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale“.

Nel marzo del 2012 sempre a favore dei giovani scienziati fa un appello al governo Monti “affinché non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori, che coltivano la speranza di poter fare ricerca in Italia. Il decreto legge su semplificazioni cancella i principi di trasparenza e merito alla base delle norme che dal 2006 hanno consentito di finanziare i progetti di ricerca dei giovani scienziati under 40 attraverso il meccanismo della peer review, la valutazione tra pari“.

Rita Levi Montalcini ha continuato a studiare, fino alla fine. Secondo fonti vicine alla famiglia, la senatrice a vita ha lavorato ai suoi studi fino alle 21 di sabato sera. Il premio Nobel per la medicina ha continuato dunque le sue ricerche fino all’ultimo giorno.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha appreso della scomparsa della senatrice ed ha espresso commossa partecipazione e il cordoglio del Paese: “Luminosa figura della storia della scienza” e “orgoglio per l’Italia”, l’ha definita Napolitano. E il premier Mario Monti l’ha ricordata come “una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia per tutta la vita per difendere i valori in cui credeva”.

La scienziata sarà sepolta nel cimitero monumentale di Torino accanto alla sorella gemella Paola, nota pittrice scomparsa nel 2000.

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Fabrizio Cannatelli

Autore e Founder di Informarea, sono un appassionato di informatica e tecnologia da sempre. La voglia di comunicare e di condividere sul Web le mie curiosità e le mie conoscenze, mi ha spinto a lanciarmi nel progetto di questo sito. Nato un po' per gioco e un po' per passione, oggi è diventato una grande realtà.

Fabrizio Cannatelli

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