Addio a Ray Manzarek: tastierista e fondatore dei Doors

Si è spento all’età di 74 anni il tastierista dei Doors, Ray Manzarek, la vera mente della band americana. Stroncato in Germania da un cancro, era nato a Chicago il 12 settembre del 1939 e fin da giovanissimo aveva cominciato a suonare muovendosi tra il blues, il rock’n’roll e il boogie woogie.

Ray studia e si appassiona anche al pop, alla musica classica e al jazz, ma la vera passione per la musica diventa importante nel periodo universitario a Los Angeles dove, dopo essersi iscritto ai corsi di cinema, incontra non solo la donna della sua vita Dorothy Fujikawa ma anche il cantante Jim Morrison (sulla spiaggia di Venice) da cui rimase colpito per le stupende poesie (tra cui “Moonlight Drive”). Insieme decidono di fondare una band, i Doors, arruolando anche Robbie Krieger, alla chitarra e John Densmore alla batteria.

Addio a Ray Manzarek: tastierista e fondatore dei Doors

tastierista doors

Manzarek l’architetto, il creativo della band riesce a rendere romantico e al tempo stesso psichedelico il materiale messo a disposizione dagli altri componenti dei Doors. Il primo contratto con la Columbia e subito dopo con la Elektra consentiranno alla band di pubblicare nel 1967 il primo album “The Doors” contenente la famosa “Light my fire“.

Ray Manzarek e il Vox

Dagli esordi nel locale Whisky a Go Go di cui erano diventati la House Band, i Doors arriveranno al successo vendendo qualcosa come 100 milioni di album e conquistando 5 dischi di platino. Il suono dell’organo di Manzarek, un vox affiancato ad un piano elettrico per le linee di basso diventerà il marchio inconfondibile del gruppo e dopo la morte del frontman Morrison, nel 1971, sarà proprio Ray a cercare di far rivivere lo spirito della band con cantanti diversi, cercando collaborazioni anche con artisti del calibro di Iggy Pop.

The Doors

Produttore, ricercatore e autore, il merito di Manzarek è anche quello di esser riuscito a tenere viva l’anima dei Doors a livello commerciale e non solo; lui stesso amava raccontare quante volte con Jim sfidarono i valori precostituiti americani: il produttore Ed Sullivan nella loro famosa canzone Light My Fire aveva chiesto di non usare la parola ‘higher‘ – sballato sostituendola con ‘wire’ – cavo o ‘flyer’ – volantino. Lui e Morrison avevano risposto certamente ma poi avevano usato la parola incriminiata senza cambiare una virgola del testo.

In un intervista alla radio americana Ray disse: “Krieger portò il flamenco con la sua chitarra, io un pò di musica con blues e jazz, Densmore il jazz fino al midollo e Jim la poesia del simbolismo francese e della beat generation. Ecco il brodo che ha fatto nascere i Doors“.

Addio Ray leggenda del Rock.

The Doors – When the music is over – live in Europe 1968

Fabrizio Cannatelli

Autore e Founder di Informarea, sono un appassionato di informatica e tecnologia da sempre. La voglia di comunicare e di condividere sul Web le mie curiosità e le mie conoscenze, mi ha spinto a lanciarmi nel progetto di questo sito. Nato un po' per gioco e un po' per passione, oggi è diventato una grande realtà.

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