E’ morto lo scrittore premio Nobel Gabriel Garcia Marquez
E’ morto a 87 anni a Città del Messico lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura nel 1982. Già ricoverato nei giorni scorsi per una polmonite, era stato poi dimesso.
Marquez sarebbe morto a casa verso mezzogiorno; le sue condizioni di salute erano già apparse critiche e la sorella Aida intervistata dall’emittente Caracol aveva detto: “Uno vorrebbe che la gente non morisse mai e che fosse eterna, ma dobbiamo essere pronti alla volontà di Dio“.
Autore di Cent’anni di solitudine, romanzo di riferimento del realismo ibero-americano, Gabriel Garcia Marquez era nato il 6 marzo del 1927 a Aracataca in Colombia. soprannominato Gabo ha sempre negato di essere comunista mentre era orientato verso il socialismo inteso come un sistema di progresso, libertà e uguaglianza. Le idee politiche dello scrittore sono sempre state inseparabili dalla storia della Colombia e dall’influenza dei nonni paterni ricca di racconti fantastici e storici, il nonno era un militare veterano della “Guerra dei mille giorni” – 1899-1902.
Celebre il suo discorso all’accettazione del Nobel: “Noi inventori di favole, che crediamo a tutto, ci sentiamo in diritto di credere che non e’ ancora troppo tardi per intraprendere la creazione di una nuova e devastante utopia della vita, dove nessuno possa decidere per gli altri addirittura il modo in cui morire, dove davvero sia certo l’amore e sia possibile la felicità, e dove le stirpi condannate a cento anni di solitudine abbiano finalmente e per sempre una seconda opportunità sulla terra“.
Solidarietà e condoglianze a Gabo, uno dei maggiori scrittori del XX secolo.
Le sue Opere
- Romanzi
- Foglie morte (1955)
- Racconto di un naufrago (1955)
- La mala ora (1962)
- Cent’anni di solitudine (1967)
- L’autunno del patriarca (1975)
- Cronaca di una morte annunciata (1981)
- L’amore ai tempi del colera (1985)
- Il generale nel suo labirinto (1989)
- Dell’amore e di altri demoni (1994)
- Notizia di un sequestro (1996)
- Memoria delle mie puttane tristi, (2004)
- Racconti
- Incontro con la madre (Storie di sé)
- Nessuno scrive al colonnello (1961)
- I funerali della Mamá Grande (1962), raccolta di otto racconti (il primo si riferisce ad un episodio che sarà citato anche in Cent’anni di solitudine)
- Monologo di Isabel mentre vede piovere su Macondo (Monólogo de Isabel viendo llover en Macondo, 1968)
- L’incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata (1972)
- Cuando era feliz e indocumentado (1973)
- Occhi di cane azzurro (1974), raccolta di racconti
- Todos los cuentos (1947-1972) (1976), raccolta di racconti
- Textos costeños (1981)
- Viva Sandino (1982)
- El olor de la guayaba (1982)
- El secuestro (1982)
- Dodici racconti raminghi (1992), raccolta di racconti
- Scritti non narrativi
- Scritti costieri. 1948-1952
- Gente di Bogotá (1954-55)
- Dall’Europa e dall’America. 1955-1960
- Chile, el golpe y los gringos (1974), saggio
- A ruota libera. 1974-1995
- Taccuino di cinque anni. 1980-1984
- Le avventure di Miguel Littín, clandestino in Cile
- Diatriba d’amore contro un uomo seduto (1988)
- Vivere per raccontarla (2002), autobiografia
- Non sono venuto a far discorsi (2010), saggio
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